QUINTO CAPPELLI
Cronaca

Tredozio, dopo l’alluvione riapre Villa La Collina

Due visite guidate domenica in occasione della Giornata delle dimore storiche. Fontaine, presidente dell’associazione: "Momento di festa privilegiato". .

Tredozio, dopo l’alluvione riapre Villa La Collina

Tredozio, dopo l’alluvione riapre Villa La Collina

Dopo il difficile 2023, caratterizzato dall’alluvione di maggio e dal terremoto di settembre, Villa La Collina a Tredozio riapre gratis al pubblico. Lo fa in occasione della Giornata Nazionale delle Dimore Storiche domenica 26 maggio, con due visite guidate alle 11.30 e alle 14.30 agli interni e al giardino della Villa. Residenza dei conti Vespignani dal 1576, si affaccia sull’Appennino Tosco-Romagnolo, territorio montano che fa da meraviglioso sfondo al complesso architettonico.

Durante le due visite, i proprietari racconteranno la storia del fantasma di un brigante che, secondo la leggenda, ancora oggi si aggira per l’edificio lasciando tracce della sua presenza. Costui, dopo aver ingannato la famiglia Vespignani spacciandosi come prete, aveva cercato di derubare i proprietari insieme ad altri criminali, suoi complici. Una volta scoperto, aveva cercato la fuga lanciandosi dalla finestra, precipitando nel pozzo sottostante, dove trovò però la morte.

Commenta Beatrice Fontaine, presidente della Sezione Emilia-Romagna dell’Associazione e titolare di palazzo Fantini di Tredozio: "La Giornata nazionale rappresenta un momento di festa privilegiato per fare conoscere a tutti i cittadini le nostre splendide Dimore Storiche, mettendo in evidenza il ruolo che ricoprono per le comunità di riferimento, sia sotto il profilo culturale che economico e sociale. In questi ultimi difficili mesi abbiamo potuto constatare quanto siano fondamentali per il presente e il futuro di Tredozio che, dopo quanto accaduto negli ultimi mesi, sta cercando piano piano di ritrovare la luce. L’apertura al pubblico di villa La Collina è davvero un’ottima notizia. Resterà invece chiuso palazzo Fantini, a causa del sisma del 18 settembre". Aggiunge Fontaine: "Oltre ad essere il più vasto museo diffuso in Italia, come testimoniano le oltre 8.200 strutture private aperte al pubblico, le Dimore Storiche delineano una delle più estese industrie culturali del Paese, in quanto generano economia e valore sociale in tantissime filiere, come quella del turismo, dell’artigianato e del restauro. Tutto questo ha ricadute importanti sulla ristorazione e sulle attività ricettive, senza dimenticare il settore eventi e convegni".

A Forlì-Cesena apriranno le porte domenica anche Casa Bertozzi di Forlimpopoli e di Villa Silvia Carducci a Lizzano di Cesena (prenotazione obbligatoria a mt@vespignani.net e www.associazionedimorestoricheitaliane.it/giornatanazionale2024).