Ultime polemiche in aula: "Polizia locale di Castrocaro, intesa fuori tempo massimo"

Forlì e Co. non ci sta: "Voto nella seduta che chiude la legislatura? Mancava il criterio di urgenza". Poi esce dall’aula e invoca il prefetto. Il centrodestra: "Unione dei comuni, un fallimento".

Ultime polemiche in aula: "Polizia locale di Castrocaro, intesa fuori tempo massimo"

Ultime polemiche in aula: "Polizia locale di Castrocaro, intesa fuori tempo massimo"

Questa delibera non s’ha da fare, anzi non si deve proprio discutere. Questa la tesi portata avanti, attraverso una pregiudiziale, dai consiglieri di Forlì e Co., Giorgio Calderoni e Federico Morgagni, in merito all’accordo tra il Comune di Forlì e quello di Castrocaro sulla gestione associata della polizia locale, che ieri è stato discusso nell’ultimo consiglio comunale della legislatura a Forlì. Proprio la data, il 29 aprile, era dirimente rispetto al poter discutere o meno la questione secondo Forlì e Co. "Nei 45 giorni precedenti le elezioni – ha spiegato Calderoni – il consiglio comunale non può votare atti che non siano urgenti o che possano recare danno all’ente, in questo caso non c’è né l’urgenza, né il danno".

Il segretario comunale Luca Uguccioni ha poi spiegato che l’urgenza sarebbe data dal fatto che il Comune di Castrocaro, uscito dalla gestione della polizia locale con l’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese, sia nella assoluta necessità di arrivare a questo accordo entro il 1° luglio, data nella quale si troverebbe con due soli agenti. La maggioranza ha votato compatta per respingere la pregiudiziale, portando così al voto la delibera che porta alla gestione associata del servizio. Un servizio che verrà pagato dal Comune di Castrocaro 12.000 euro annui. Una cifra che è parsa irrisoria ai consiglieri di opposizione, facendo anche notare come "dopo essere usciti dall’Unione dei Comuni, si torni ora a parlare di gestione associata". Dal canto loro i consiglieri di maggioranza hanno invece ricordato come "l’Unione sia un fallimento, sancito anche dalla Regione, ma non ci sia stata una proposta alternativa da parte dell’opposizione". Una discussione che ha portato la delibera al voto, ma con il gruppo di Forlì e Co che ha annunciato di non voler partecipare: "Porteremo la questione in Prefettura e in Regione" ha spiegato il capogruppo Morgagni. La delibera è poi passata all’unanimità dei presenti.

La discussione sul bilancio del 2023 è invece stata l’occasione per iniziare i saluti da parte di vari consiglieri, soprattutto di coloro che sicuramente non siederanno sugli stessi banchi nella prossima consiliatura perché non candidati nelle liste che si stanno formando e che dovranno essere presentate il 9 e 10 maggio. Come il capogruppo Pd, Soufian Hafi Alemani, che ha scelto di non ricandidarsi e quasi commosso ha ringraziato tutti i presenti per la positiva e formativa esperienza fatta: stesso registro per il dem Jacopo Zanotti, e sui banchi opposti per Davide Minutillo del Centrodestra per Forlì. Sentimenti bipartisan che hanno significato quasi una tregua. A chiudere i ringraziamenti e i saluti, il sindaco Gian Luca Zattini e la presidente del consiglio comunale, Alessandra Ascari Raccagni.

Bilancio e variazioni di bilancio sono state poi approvate, l’ultima con il voto unanime. Da oggi le polemiche proseguono, ma non più in aula.

ma. bo.