Veglia nell’azienda colpita: "Ripartire è fondamentale"

Il vescovo Livio Corazza ha pregato con 170 persone alla vigilia del 1° maggio presso la ditta Bagioni di viale Bologna: "Qui tanti hanno spalato fango".

Veglia nell’azienda colpita: "Ripartire è fondamentale"

Veglia nell’azienda colpita: "Ripartire è fondamentale"

"Oggi non siamo in chiesa ma in azienda, per ricordare che Dio è in ogni luogo. Ed è nei luoghi della vita quotidiana che il Vangelo va seminato, altrimenti è come lasciare il seme nel sacco delle sementi". Così il vescovo di Forlì-Bertinoro, mons. Livio Corazza, si è rivolto a quanti hanno partecipato alla veglia di preghiera di martedì sera, vigilia della festa del lavoro, presso la ditta Bagioni, in viale Bologna, in una delle zone maggiormente colpite dall’esondazione dello scorso maggio.

"Ci siamo ritrovati a pregare – ha spiegato il vescovo – non in un luogo qualsiasi, ma presso la ditta Bagioni. Un’azienda che si è resa disponibile e che ha avuto bisogno dell’aiuto di tanti che sono venuti a spalare fango per aiutarla a ripartire. Insieme alle altre. Sì, perché se non riparte il lavoro delle altre, diremmo di tutte, non parte neanche il lavoro di questa. C’è sana concorrenza, ma c’è anche solidarietà". All’inizio ha portato i saluti Aurenzo Bagioni, titolare dell’azienda, e al momento di preghiera erano presenti circa centosettanta persone. C’erano i parroci della zona (don Loriano Valzania dei Romiti e don Davide Brighi dell’unità pastorale della Cava) ed esponenti dei comitati di quartiere, don Stefano Pascucci (vicario episcopale per la pastorale sociale), Luciano Ravaioli direttore della pastorale sociale e del lavoro, Filippo Monari direttore della Caritas, rappresentanti dell’Amministrazione comunale.

"Quello delle acque non è l’unico fango che ha travolto e travolge drammaticamente il nostro cammino. Siamo travolti dal fango della mancanza di lavoro – ha aggiunto mons. Corazza –, dalla mancanza di sicurezza e dignità e anche dal fango della mancanza di pace. Il dramma dei morti sul lavoro, degli infortuni, dell’insicurezza in generale è drammatico, ma lo stiamo quasi accettando e non dovremmo per niente farlo". La veglia, proposta dalla diocesi di Forlì-Bertinoro, è stata l’occasione per il vescovo per ricordare che "lo scopo del lavoro non è solo di portare a casa i soldi per la famiglia. Il lavoro è costitutivo dell’essere umano. Per questo motivo credo sia stato importante far partire il più presto possibile, dopo l’alluvione, il lavoro delle aziende. L’obiettivo di una società è la piena occupazione, la salvaguardia della dignità e della sicurezza del lavoro".

Alessandro Rondoni