Visita pneumologica dopo 20 mesi. O a Novafeltria

Un cittadino forlivese di 82 anni attende quasi due anni per una visita pneumologica. Le parole del consigliere regionale della Lega sull'incremento dei servizi di assistenza medica ambulatoriale non corrispondono alla realtà. Una situazione inaccettabile per la salute di una persona anziana.

Non c’è solo il disavanzo di 219 milioni tra le criticità più in evidenza della sanità romagnola. Il tema delle lunghe liste d’attesa per l’effettuazione di una visita specialistica resta in cima all’elenco degli esempi di cattiva gestione dell’Ausl Romagna.

Ne è la riprova la testimonianza diretta di un cittadino 82enne forlivese, che per l’effettuazione di una visita pneumologica al Morgagni Pierantoni dovrà aspettare quasi due anni. Si è recato l’8 maggio scorso presso una farmacia del territorio per prenotarla: dal portale è venuto fuori che il primo buco disponibile era il 16 gennaio 2025 alle ore 8. L’alternativa era raggiungere l’ospedale di Novafeltria, in Valmarecchia, a 70 chilometri da casa.

Non credo che questo sia un esempio di sanità regionale performante, tanto più che parliamo di una persona anziana, per la quale gli spostamenti in auto diventano più difficili e di una visita specialistica molto delicata, funzionale al monitoraggio di patologie e condizioni fisiche altrettanto fragili e proprie della terza età.

Le parole di Carradori sull’incremento dei servizi di assistenza medica ambulatoriale stridono con l’evidenza dei fatti. Credo che siano inaccettabili per chiunque tali tempi di attesa. Tanto più che si parla della salute di una persona anziana.

Massimiliano Pompignoli,

consigliere regionale Lega