Dopo 50 anni, è il giorno dell’ex Eridania: dal Comune offerta di un milione di euro

Forlì, oggi l’asta: al netto di sorprese, sarà l’ente pubblico a entrarne in possesso. Può essere la svolta per lo storico zuccherificio abbandonato

Ex Eridania all'asta a Forlì

Ex Eridania all'asta a Forlì

Forlì, 29 novembre 2022 - A cinquant’anni dalla chiusura dello zuccherificio Eridania, oggi è la data che segna l’inizio di una nuova era per l’area di 16 ettari situata fra le vie Vittorio Veneto e Gorizia. L’asta si svolge alle 14.30 al Tribunale di Rimini e come annunciato, il Comune ha già presentato ai curatori fallimentari un’offerta per acquisirne la proprietà e dovrebbe entrarne in possesso, se non ci saranno altri contendenti. Il prezzo è crollato: dai 15,8 milioni nel 2020 al milione e 180mila euro attuali.

Da mezzo secolo si aspetta di recuperare la grandissima area verde alle porte del centro storico. Abbandonata, è stata teatro di tutto: luogo di spaccio, ricovero per senza fissa dimora, zona degradata per definizione. Nel 1992 la proprietà fu rilevata dalla Maraldi dall’Immobiliare ex Zuccherificio, ma i piani di investimento della società non andarono mai in porto. Nel 2003, per aver abbattuto un paio di fabbricati fatiscenti, l’allora sindaco Franco Rusticali finì sotto inchiesta; l’iter giudiziario si concluse col proscioglimento di tutti gli imputati. Il progetto, all’epoca, prevedeva nuove palazzine residenziali, supermercato e un cinema multisala. In seguito, l’area fu rilevata dalla cooperativa muratori Verucchio, che è fallita nel 2017.

Periodicamente, pur non avendone la proprietà, il Comune ha speso parecchi soldi per mettere in sicurezza l’area, se non altro tramite recinzioni, che tuttavia venivano aggirate o tagliate. Nel 2017 due giovani ’urban climber’ girarono uno spettacolare video – postato su Youtube – dopo essersi arrampicati sulla ciminiera; impresa pericolosissima che sollevò molte polemiche. Dal 2020 si sono susseguite sette aste: tutte deserte nonostante i continui ribassi. Del resto, poiché nel frattempo la capacità edificatoria dell’area era svanita, il problema, più che il costo dell’immobile, è cosa farci dopo. Tenendo conto che uno degli ostacoli riguarda i vecchi edifici dell’ex complesso industriale: sono vincolati dalla Soprintendenza.

In prospettiva allora la domanda è: come riqualificare l’ex Eridania? Il sindaco Gian Luca Zattini ha più volte detto che sarà un parco, ma l’intenzione non è di realizzare un ’doppione’ del parco urbano. Si pensa anche a un polo sportivo. Maurizio Gardini, presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, ha dichiarato pochi mesi fa che, riqualificando il vecchio zuccherificio, l’area "può ospitare qualunque impianto sportivo", con un’attenzione particolare rivolta "alla disabilità". Per questo è importante il dialogo aperto con Sport e Salute, società del Coni che si occupa di interventi del genere e con la Cassa Depositi e Prestiti. Da queste fonti si potrebbero attingere finanziamenti preziosi per recuperare al meglio la zona.

Il Comune sta inoltre meditando di trasferire il mercato ortofrutticolo (che è a pochi passi dall’ex Eridania, appena oltre viale Vittorio Veneto) in zona Fiera, liberando così un altro spazio di ampie dimensioni per insediarvi eventuali strutture sportive. Da tempo girano voci sulla possibilità che all’Eridania spunti una piscina. La massiccia frequenza al complesso di via Turati lascia supporre che esista dal territorio una domanda in tal senso; il dubbio, semmai, è dato dai costi energetici che penalizzano in modo più pesante tali impianti. Proprio su quest’ultimo tema, di recente sono emerse anche delle idee sulla possibilità di insediarvi una Comunità energetica.

Comunque sia, da domani i forlivesi – se tutto filerà liscio – potranno cominciare a ragionare concretamente sul futuro dell’area, non più una macchia verde sulle piantine della città, dove finora poteva stare scritto ’Hic sunt leones’.