Alzheimer e malati di demenza : "Così diamo una mano ai familiari"

Dal 16 aprile un percorso di cinque incontri organizzati dal servizio di psicologia ospedaliera dell’Ausl

Alzheimer e malati di demenza : "Così diamo una mano ai familiari"

Alzheimer e malati di demenza : "Così diamo una mano ai familiari"

Un percorso di cinque incontri sul tema ‘Come prendersi cura delle persone con deterioramento cognitivo’. L’iniziativa, organizzata dal servizio di psicologia ospedaliera dell’Ausl, dal centro disturbi cognitivi Ausl e dall’associazione Alzheimer, prenderà il via martedì 16 aprile. Ed è rivolta appunto ai caregiver dei malati di demenza.

Le demenze rappresentano infatti la quarta causa di morte nella popolazione anziana con oltre 65 anni nei Paesi occidentali, con una crescita costante dovuta al progressivo allungamento della speranza di vita. Rappresentano un esempio eclatante della modificazione dei bisogni socio sanitari della nostra società, che oggi si spostano sempre più sulla cronicità e richiedono una revisione complessiva dell’assetto delle cure, una ridefinizione degli obiettivi e degli strumenti per valutare gli interventi nel momento in cui la guarigione non rappresenta più un esito possibile. Il deterioramento cognitivo cronico, infatti, non è guaribile, ma è possibile prendersi cura al meglio dei malati formandosi ed informandosi.

"Prendersi cura di una persona con disturbo di memoria e deterioramento cognitivo spesso può essere reso difficile dalla mancanza di strumenti e di informazioni utili ad affrontare positivamente e produttivamente i problemi quotidiani – spiegano gli organizzatori -. Questo, oltre a provocare difficoltà nell’assistenza della persona anziana con deterioramento, può indurre a sentimenti di sconforto e ad un forte senso di abbandono nel familiare che presta le cure. Per far fronte a questa situazione è utile acquisire conoscenze, strategie, tecniche pratiche e informazioni sulla rete dei servizi del territorio. È importante partecipare perché: aumenta le conoscenze sul deterioramento cognitivo; fornisce un quadro su cosa aspettarsi e su cosa si può fare; aiuta la capacità di cura e il senso di autoefficacia; attenua il senso di isolamento favorendo la conoscenza e lo scambio di esperienze".

Il percorso è strutturato in cinque incontri di gruppo, della durata di due ore ciascuno (dalle 16 alle 18) che si terranno al teatro Lolli (ospedale vecchio - via Caterina Sforza, 3).

Si parte come detto martedì 16 aprile con ‘Le principali cause dei disturbi cognitivi e di demenza, sintomi e decorso. Fattori preventivi. Il centro disturbi Cognitivi e le sue funzioni’. Sarà presente Mabel Martelli, medica geriatra, referente del ‘Progetto demenze’ dell’Ausl Imola. Si parlerà invece di ‘Amministrazione di sostegno e scelte sanitarie: poteri e limiti dell’amministratore di sostegno in materia di consenso ai trattamenti sanitari’ con Nadia Crea dell’Ordine degli avvocati di Bologna.

Secondo appuntamento martedì 23 aprile dedicato agli ‘Aspetti cognitivi e comportamentali del deterioramento’ con Giovanni Chioma, specialista in Neuropsicologia. Prevista anche la testimonianza di un familiare.

Martedì 30 aprile, terzo incontro su ‘I disturbi del comportamento e gli interventi a domicilio’. Partecipano Giusi Perna, specialista in Neuropsicologia, e Roberta Marescotti, operatrice socio sanitaria.

E ancora, martedì 7 maggio, ‘La rete dei servizi per gli anziani nel territorio’ con Andrea Mengoli, medico di Casa Alzheimer; Anna Ortolani (coordinatrice Casa residenza anziani & centro diurno Cassiano Tozzoli). Martedì 14 maggio ‘L’Associazione Alzheimer e Casa Alzheimer, per non essere soli’ con Sebastiano Rosano, psicoterapeuta Casa Cassiano Tozzoli; Lucia Valtancoli, presidente Associazione Alzheimer Imola. Ciascun incontro sarà composto da una parte psico-educativa, lasciando ampio spazio alla discussione di gruppo ed alla condivisione delle esperienze personali dei partecipanti.