Ausl in rosso di 3,6 milioni Il disavanzo sarà ripianato Regione in pressing

L’assessore Donini: "Spingiamo per aumentare il Fondo sanitario nazionale". Ma intanto le Aziende sanitarie non sono in grado di fare i bilanci preventivi.

Ausl in rosso di 3,6 milioni  Il disavanzo sarà ripianato  Regione in pressing

Ausl in rosso di 3,6 milioni Il disavanzo sarà ripianato Regione in pressing

L’Emilia-Romagna ripiana il buco di bilancio delle sue aziende sanitarie. Si parla di 84,3 milioni di euro maturati nel 2022 a causa di costi Covid ed energetici non rimborsati dal Governo, a cui si aggiunge un forte aumento della spesa per farmaci e dispositivi medici. Per quanto riguarda Imola, il disavanzo è di 3,6 milioni. Le uniche aziende in pareggio sono il Rizzoli e l’Ausl di Bologna.

Ma è il 2023 che preoccupa, essendo ancora un’incognita. Per questo la Regione ha avviato un percorso di ascolto e confronto costante con le aziende sanitarie, per evitare di andare in rosso anche quest’anno. "Al momento non siamo in grado di fare i bilanci preventivi", dice il direttore generale della Sanità in Regione, Luca Baldino. E intanto prosegue il pressing a Roma per ottenere un aumento del Fondo sanitario nazionale. "Le spese sono sotto gli occhi di tutti – afferma l’assessore alla Sanità Raffaele Donini, oggi in commissione in Regione – o questo Paese torna ai fondamentali o sarà sempre più vulnerabile". La sanità oggi "costa di più di quanto riceve – insiste Donini – non solo per le spese Covid o energetiche, ma anche per le nuove opportunità cliniche, assistenziali e di ricerca che fino a qualche anno fa erano impensabili e che oggi hanno performance straordinarie", ad esempio in campo oncologico.

A fronte di tale situazione, l’imolese Daniele Marchetti, consigliere comunale e regionale della Lega, è tornato ieri a parlare di "efficientamento amministrativo-tecnico, possibile anche sulle singole aziende. Ciò non vuole dire mettere in discussione la governance delle singole aziende. Su alcuni apparati, invece, si potrebbe lavorare in maniera trasversale", ha aggiunto Marchetti. E ha concluso: "Intendiamo anche intervenire sugli acquisti perché proprio da qui si possono ricavare economie di scala da riversare sui servizi. Nel 2022 grazie a Intercenter si è ottenuto un risparmio di 200 milioni: è possibile procurarsi risorse lavorando su questo versante. Proponiamo di avviare riflessioni con le centrali acquisti di altre realtà regionali anche per l’acquisto di macchinari o per quei farmaci innovativi particolarmente costosi".