Carabinieri e scuole fanno squadra : "Uniti nel contrasto al bullismo"

Primo protocollo unitario. Di Guardo: "Prevenzione fondamentale, una risposta alle richieste di intervento"

Carabinieri e scuole fanno squadra : "Uniti nel contrasto al bullismo"

Carabinieri e scuole fanno squadra : "Uniti nel contrasto al bullismo"

Nasce il primo protocollo unitario contro il bullismo e il cyberbullismo valido per tutte le scuole elementari e medie del circondario. Ieri, giornata nazionale dedicata al tema, i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi del circondario e della direzione didattica di Castel San Pietro Terme sono stati accolti nella sala di rappresentanza della compagnia carabinieri di Imola dal comandante della compagnia, maggiore Andrea Oxilia, per un momento a suo modo storico.

Si tratta appunto della sigla di un documento definito dall’Arma"unico nel suo genere" e di "assoluta importanza". Ed è stato possibile metterlo a punto e approvarlo grazie al lavoro del tavolo anti-bullismo, già inserito nel progetto educativo scolastico di ‘Insieme nella rete’.

Ora, attraverso l’opportuna e mirata collaborazione dei carabinieri, nonché alla "consulenza legale-operativa" dell’Arma di Imola, sarà finalmente consentito a famiglie, studenti e docenti di conoscere e attuare esattamente le modalità di intervento che, identiche per ogni scuola, saranno congiuntamente adottate in casi riconducibili a tale spiacevole fenomeno.

L’inserimento del cosiddetto ‘bullizzometro’, predisposto dal reparto Analisi criminologiche del raggruppamento carabinieri investigazioni scientifiche di Roma per rilevare i segnali del livello di violenza subita ed espressa (inserito nel documento, quale parte integrante) consentirà peraltro ai referenti scolastici per il contrasto al bullismo e al cyberbullismo di avere cognizioni più certe sulla valutazione dei casi, vedendosi garantita una linea diretta con la compagnia carabinieri di Imola in caso di dubbi, una pronta consulenza e un canale aperto e immediato con l’autorità giudiziaria.

"Le scuole del circondario imolese, da sempre attivamente impegnate nel contrasto di ogni forma di bullismo e cyberbullismo, condividono con e grazie all’Arma dei carabinieri le finalità educative e di prevenzione cui il novello protocollo è improntato – afferma Maria Di Guardo, in veste di coordinatrice della Rete delle scuole del circondario imolese –. Il documento vuole essere uno strumento agile, utile per l’intera comunità educante, costituendo la risposta unitaria che gli istituti in rete, dalla direzione didattica alle scuole secondarie di primo grado, intendono dare alle sempre più frequenti richieste di intervento emergenti in ambito scolastico".

D’altra parte, le segnalazioni di bullismo si moltiplicano ormai da tempo anche sul territorio.

"A fronte della pervasività di comportamenti non conformi alle regole – sottolinea non a caso Di Guardo –, i dirigenti degli istituti comprensivi interpretano le vigenti norme e le traducono fattivamente in strumenti operativi. In un’ottica di sistema i referenti anti-bullismo, già capillarmente individuati in ciascuna scuola, per effetto del protocollo saranno ulteriormente formati alle responsabilità correlate alla loro funzione. Si è consapevoli della gravità e numerosità degli episodi di bullismo esistenti, ma un’azione condivisa può fare davvero la differenza".

L’attenzione storica dell’Arma dei carabinieri verso le istituzioni scolastiche si è concretizzata anche con questa collaborazione, oltre alla programmazione annuale degli interventi sulla promozione della cultura della legalità nelle classi. L’impegno dei carabinieri in questo primo quadrimestre nelle scuole imolesi, della Vallata del Santerno, dell’area medicinese, del comprensorio dozzese e castellano ha visto già realizzare dodici incontri, per un complessivo numero di circa 400 tra studenti e genitori "informati e formati" sulla cultura della legalità. Bullismo e cyberbullismo, uso e abuso di stupefacenti e alcool, reati di genere con particolare attenzione al fenomeno dei femminicidi, uso dei social network e reati correlati, analisi della comunicazione giovanile rap e trap: questi gli argomenti principalmente trattati.