Carapia: "Ho paura per le tasche degli imolesi"

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso di Atersir sulle sovracoperture per la raccolta rifiuti a Imola. Il consigliere Simone Carapia di Fratelli d’Italia esprime preoccupazione per eventuali aumenti tariffari che potrebbero colpire i cittadini.

Carapia: "Ho paura per le tasche degli imolesi"

Carapia: "Ho paura per le tasche degli imolesi"

"Ora la mia paura è che gli attori pro tempore si rifacciano con gli interessi, a partire dalla tariffa puntuale in avanti. E a rimetterci saranno sempre e solo i cittadini". Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Simone Carapia, commenta così il pronunciamento del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso di Atersir sulla questione delle sovracoperture per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti.

In pratica, a differenza di quanto stabilito dal Tar, secondo i giudici amministrativi di secondo grado il Comune in questi anni non ha pagato più di quanto dovuto (si parlava di due milioni di euro complessivi tra il 2013 e oggi) per il servizio. Dunque niente rimborso per il Municipio. E nessuno sconto in bolletta per gli imolesi che, al pari dei residenti di Castel Guelfo, dopo la sentenza del Tar aspiravano legittimamente ad avere qualcosina indietro sulla scorta delle dichiarazioni arrivate un anno fa dalla Giunta.

"Se non ci fosse stata la causa, il problema non si sarebbe nemmeno posto. E non avrebbero smesso di farci pagare di più di quello che realmente dovevamo rispetto ad altri territori", prosegue Carapia, che in passato ha tirato le orecchie alla Giunta di centrosinistra che, dopo aver annunciato il ricorso contro Atersir nel 2017, rinunciò alla battaglia ripresa poi l’anno successivo dall’amministrazione comunale guidata dal M5s.

"Ho l’impressione che i sindaci Pd di allora e gli altri attori della vicenda avessero un accordo tra loro che non andava in direzione dell’interesse del nostro territorio e dei suoi cittadini – va avanti l’esponente di FdI –. Forse basta osservare come si sono sviluppate le carriere politiche di qualche protagonista di allora".

Infine, i timori per gli aumenti (finora smentiti dal Comune) che potrebbero nascondersi la nuova Tariffa corrispettiva puntuale partita a inizio anno. "Il differenziale di 200mila euro tra montante Tcp e quello Tari, in fase di previsione, è minimo a fronte del sacrificio richiesto al cittadino – ha sottolineato nei giorni scorsi Carapia a fronte dei primi dati arrivati dal Municipio –. E non è detto che questo risparmio ci sia davvero: stiamo ragionando di previsioni, e il tutto lo si vedrà iniziando dal consuntivo del primo anno della tariffa puntuale".