"Carrelli ’salati’ Ma gli stipendi restano uguali"

Sale il conto della spesa, cittadini in difficoltà "Dovremo iniziare a fare qualche rinuncia"

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di Mattia Grandi

Carrelli più vuoti e scontrini con cifre più alte. Effetto di quel caro spesa che, in un contesto di aumento generalizzato del costo della vita, comincia a preoccupare anche una parte di imolesi. "La vedo male perché di aumenti ce ne sono stati tanti e temo non sia finita qui – commenta Marco Canullo –. Rialzi dei prezzi un po’ ovunque tra le scansie. Anche sui prodotti di prima necessità".

Ma le consolidate abitudini ed i ritmi dell’approvvigionamento non sono in discussione. "D’altronde le necessità sono poi sempre quelle – continua –. L’ho riscontrato soprattutto su alcuni prodotti freschi".

Spesa con la lente d’ingrandimento per Rossella Catalano. "Le cifre per gli acquisti sono cresciute un po’ dappertutto e le corsie dei supermercati non fanno eccezione – spiega –. Si salvano, forse, i beni di prima necessità ma per quanto riguarda tutto il resto l’ascesa è evidente".

Così occorre rimodulare la cernita. "Non ho mai dovuto fare rinunce eccessive – prosegue la donna –. Un’occhiata in più alle promozioni e agli sconti è doverosa. Anche nei discount non ho visto tutta questa convenienza almeno che non ci si orienti in blocco sulle sottomarche". La filosofia di Monica Fabbri è molto chiara: "I rialzi ci sono stati ma come si può rinunciare a quello che occorre per vivere? – si interroga –. Guardo con grande attenzione ai prezzi ed alle scontistiche in atto".

E il giretto a caccia delle opzioni ribassate è più che motivato. "Per le offerte mi reco anche nei discount – spiega – prestando però sempre attenzione alla qualità".

Va giù pari Katia La Morgia: "E’ cresciuto tutto, anche la frutta e la verdura – sottolinea –. Non ci sono grandi soluzioni ma per i prodotti derivati dai campi ho riscoperto il piacere di andare dal contadino". Non solo. "Discount? Certo che ci vado – confida –. Ormai, però, la differenza dei prezzi rispetto ai supermercati è minima".

Scuote la testa Liliano Turrini. "Gli aumenti li vedo tutti i giorni e per tenere d’occhio le offerte serve tempo libero – riflette –. Gironzolando tra vari supermercati forse si risparmierebbe qualcosina".

Una piaga che incide sulla quotidianità. "Il rincaro della merce è evidente ma la pensione resta sempre quella – va giù pari l’uomo –. Il prezzo dell’olio da friggere è perfino raddoppiato. Non sono attratto dai discount ma sento di alcune persone che effettivamente risparmiano nel conteggio finale".

Va di corsa Manuela Ferlini, ma non rinuncia a dire la sua: "Più che di spesa vogliamo parlare delle bollette? – ribatte –. Sono sempre stata poco attenta ai prezzi, ma adesso servirà un cambio di registro. Se la parabola continuerà a salire andrò anche nei discount. Rinuncio ad un pizzico di qualità a beneficio del portafoglio".

La prende col sorriso Raffaele Camposano: "E’ mia moglie che si occupa delle provviste ed io non faccio troppo caso al prezzario – rivela –. Qualche incremento l’ho notato. Scegliere finestre di acquisto durante le promozioni e selezionare i prodotti ribassati per i possessori delle fidelity card sono utili accorgimenti".

Guarda al bicchiere mezzo pieno Valerio Dal Monte: "Prezzi rivisti col segno più, ma nulla di preoccupante o eccessivo – commenta –. Supermercati e discount propongono ogni settimana offerte o buoni sconto alla cassa. E’ sufficiente fare attenzione". Con una battuta conclusiva. "Speriamo, piuttosto, che non finiscano le scorte in questo momento storico così precario – chiosa –. Per quanto riguarda i prezzi dobbiamo ancora smaltire i postumi del passaggio dalla lira all’euro".