Disastro agricoltura Il Tavolo Verde: "Raccolti compromessi ancora per molti anni"

"Ci sono 2.000 ettari allagati; qui la produzione è azzerata. I frutteti risentiranno dell’asfissia radicale e molti alberi moriranno. Necessario che i privati partecipino di più nella manutenzione".

Disastro agricoltura  Il Tavolo Verde:  "Raccolti compromessi  ancora per molti anni"

Disastro agricoltura Il Tavolo Verde: "Raccolti compromessi ancora per molti anni"

Danni di grandissima entità, con oltre 2.000 ettari ancora allagati in modo cospicuo. I problemi da affrontare sono su molti livelli e diversi per le zone geografiche (pianura e Vallata) e sono di natura idraulica, legati alla viabilità e soprattutto anche in prospettiva legati alla manutenzione del territorio e alla prevenzione.

È la sintesi del Tavolo Verde del Circondario Imolese, che si è riunito ieri per fare il punto sulla situazione all’indomani della tremenda alluvione del 16 e 17 maggio. "Nelle colture si evidenziano perdite della totalità dei raccolti nelle zone alluvionate collegati a problemi di asfissia radicale che comprometteranno anche i frutteti per i prossimi anni, facendo perdere una significativa percentuale delle alberature – manda a dire il Tavolo Verde – . Si somma a questo il problema dei trattamenti fitosanitari, che in molti casi hanno perduto la loro efficacia pur essendo state raggiunte le quote annuali, mentre le piante hanno già manifestato segnali di malattie. Occorrono quindi deroghe mirate e prevedere metodologie innovative come quelle che utilizzano i droni, ma in modo rapido e burocraticamente semplificato".

I danni purtroppo saranno anche indiretti, perché i consorzi di bonifica, ora impegnati nella gestione della piena (con idrovore che pompano oltre 30.000 metri cubi al secondo, contro i 3.200 di una normale pompa) hanno avuto danni per allagamenti agli impianti irrigui non potendo in questo momento garantire l’irrigazione necessaria in oltre 1.500 ettari di terreno non colpiti dall’alluvione: "Questi terreni paradossalmente possono soffrire di siccità con il rialzo delle temperature".

"Gli interventi dovranno essere massimamente tempestivi e adeguati per non perdere anche molte aziende nel territorio, con attenzione anche a calmierare il mercato degli affitti agricoli e alle assicurazioni oltre che sulla perdita di superficie agricola utile nelle zone collinari interessate dalle frane".

"Molti interventi delle associazioni di categoria – rileva il Tavolo Verde – hanno evidenziato una necessità di maggior coinvolgimento dei privati nelle manutenzioni del territorio e di accordi per la gestione degli alvei che consentano di intervenire anche per la manutenzione ordinaria, garantendo maggiore sorveglianza e capillarità, come con i microprogetti in passato attivati dalla Nuovo Circondario ImoleseComunità Montana del Santerno".

Fondamentale, ovviamente, il ripristino della viabilità, anche nelle strade poderali, sia per le aziende agricole che per l’indotto. "Poi puntare su una migliore, più capillare e costante manutenzione", conclude il Tavolo Verde.