Dopo la cocaina, scatta lo stop. Caffetteria Melody chiusa 30 giorni

Provvedimento del questore per lo spaccio all’interno del locale di via Tozzoli. Nei guai il titolare

Dopo la cocaina, scatta lo stop. Caffetteria Melody chiusa 30 giorni

Dopo la cocaina, scatta lo stop. Caffetteria Melody chiusa 30 giorni

La cocaina nascosta nelle cialde del caffè e nel frigorifero, il giro di spaccio che si era creato e un comportamento non idoneo da parte del proprietario hanno portato il questore di Bologna a chiudere la caffetteria Melody di via Tozzoli per 30 giorni. Il provvedimento è arrivato direttamente venerdì sera dagli uffici di Antonio Sbordone. La polizia ha poi messo il cartello con scritto ’chiuso su disposizione del questore’ davanti alla vetrina del locale, gestito da un 37enne, residente a Imola e incensurato.

Sospesa quindi l’attività che negli ultimi periodi era diventato un centro di spaccio di cocaina. Così tanto che la polizia aveva messo nel mirino il locale e il suo proprietario già da diverso tempo. E quando è arrivato il blitz sono stati trovati 90 grammi di droga e 2.100 in banconote. Come raccontato ieri su queste colonne l’uomo era stato fermato al Piratello mentre era al volante della sua auto. Lì era scattata una perquisizione da parte della pattuglia della polizia. Gli agenti hanno così trovato all’interno di un involucro da cialde di caffè sei piccoli pacchetti: all’interno c’era un totale di 8,63 grammi di cocaina. E nelle tasche del 37enne c’erano anche 630 euro, in banconote perlopiù da 50 e da 20.

A quel punto ecco la perquisizione della caffettera Melody di via Tozzoli, in compagnia della cinofila di Bologna e del cane antidroga Barack. All’interno di una plafoniera, dentro un frigorifero in uno sottoscala del retrobottega sono saltati fuori altri 84 grammi di droga, oltre a una busta con all’interno 1.500 euro in contanti. Il tutto completato da un bilancino di precisione e da cellophan usato per confenzionare le dosi. Così, dopo il sequestro, l’uomo è stato arrestato e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di firma. In base all’operazione della polizia è intervenuto quindi il questore per risolvere una situazione "di spaccio, malagestione del locale e pericolo alla salute pubblica". Ora le serrande rimarranno abbassate almeno fino al 19 maggio.