Dozza, la sfida di Mainieri: "Dopo 10 anni è ora di cambiare. Vanni? Parole di dubbio gusto"

Il candidato della coalizione riformista e progressista: "Vogliamo riportare competenza e serietà". E sull’ex Martelli: "Albertazzi non ha fatto nulla e il tempo stringe. Noi pronti a intervenire subito". .

Dozza, la sfida di Mainieri: "Dopo 10 anni è ora di cambiare. Vanni? Parole di dubbio gusto"

Dozza, la sfida di Mainieri: "Dopo 10 anni è ora di cambiare. Vanni? Parole di dubbio gusto"

"Vanni? Ha fatto un egregio lavoro con la Dozzese calcio a 5, ma un pessimo servizio alla comunità, incolpando altri per l’esito disastroso della sua avventura politica". Luca Mainieri, candidato sindaco a Dozza sostenuto da un’ampia coalizione riformista e progressista (PD, M5S, Azione, Italia Viva, Sinistra Italiana e Verdi, Dozza Attiva) replica così alle parole del presidente della Dozzese calcio. Come noto, ieri Leonardo Vanni ha annunciato le dimissioni dalla società ("ricambio fisiologico") ma è intervenuto sulla politica. ricordando l’ esperienza di 5 anni fa, candidato sostenuto dal centrosinistra: "Mi accorsi tempo dopo che la coalizione era predisposta alla critica strumentale a denigrare l’avversario a discapito di tutto – ha detto –. Vedo che composizione e metodo dell’attuale centrosinistra che sostiene Mainieri sono più o meno gli stessi che mi supportarono". Poco dopo la lista del sindaco, Progetto Dozza, aveva rincarato: "Le sue parole non si discostano da quanto sosteniamo da mesi".

Mainieri, cosa risponde?

"Vanni, con un intervento di dubbio gusto, incolpa altri per l’esito della sua avventura politica. Oggi Vanni ha abbandonato la Dozzese, un’associazione in forti difficoltà, senza più un campo di calcio. Abbiamo quasi 200 ragazzi del calcio a 11 che non sanno più dove giocare. Vanni abbandona il campo con le stesse discutibili modalità che dimostrò all’indomani della sua avventura politica, quando abbandonò i banchi dell’opposizione, sui quali doveva dimostrare il suo impegno sociale. Probabilmente ha perso di vista il vero punto fondamentale dello sport, dove non conta vincere a ogni costo, dove contano i valori e la squadra. Lo ringraziamo per i risultati ottenuti e gli auguriamo il meglio per la sua avventura fuori da questo comune. Il mio impegno rimane invece qui a Dozza, concreto e insieme alle famiglie dei ragazzi che vogliono continuare a divertirsi giocando a pallone. In merito alle critiche politiche, fortunatamente il nostro progetto è ben diverso dal suo di 5 anni fa, abbiamo una coalizione larga e compatta, un programma concreto in 50 punti e 10 progetti per il futuro, competenze vere e un abbraccio solido con la comunità".

Perché ha scelto di candidarsi a sindaco?

"Il mio impegno nasce dal fatto che, dopo 10 anni con la stessa amministrazione, è diventato urgente un cambio di passo. Non posso più fare finta di non vedere il peggioramento che abbiamo avuto. L’unico centro di aggregazione, la bocciofila, è ormai chiuso da anni per ristrutturazione. Il campo sportivo di Toscanella è stato chiuso mesi fa e non sono ancora partiti i lavori promessi. La scuola media necessita di urgenti interventi. Occorre una nuova visione e un nuovo impegno: è necessario un vero cambiamento e occorre riportare competenze, visione, capacità e serietà. Io non sono un politico ma un cittadino e un genitore preoccupato, mi impegno soprattutto per le famiglie come la mia che hanno figli nati e cresciuti qui: non possiamo perdere altri 5 anni così".

Quali sono le priorità per Toscanella e Dozza, secondo lei?

"Le priorità sono tante e abbiamo cercato di lavorare su un piano di intervento in dieci progetti con 50 azioni concrete. La gente è stanca di promesse non mantenute. La mia priorità è riportare i giovani e le famiglie al centro dell’azione amministrativa. Le famiglie scelgono di stabilirsi altrove, perché qui mancano i servizi di base. Le aziende chiudono e scelgono altri comuni dove insediarsi. Dobbiamo investire sulla scuola e sui servizi di pre e post scuola, sui campi estivi, su centri sportivi adeguati. Dobbiamo supportare le associazioni sportive del territorio. E poi non abbiamo un centro giovanile, mancano gli spazi di aggregazione".

E sul turismo?

"Abbiamo un Borgo che è un gioiello unico, a due passi dalla via Emilia. Ma è mancata una visione. Dobbiamo lavorare su una proposta di turismo che diventi risorsa per tutto il territorio, che metta a frutto le eccellenze che abbiamo sul nostro territorio: Rocca Sforzesca, Muro Dipinto, una produzione enogastronomica famosa nel mondo, cantine di eccellenza e un territorio di una bellezza unica. A oggi è tutto da fare: mancano parcheggi, aree camper, servizi di ospitalità, servizi igienici, piste ciclabili, percorsi di biking e trekking, segnaletiche turistiche".

Quali sono stati i limiti dell’amministrazione uscente?

"L’amministrazione attuale si è limitata a gestire l’ordinario. E dopo 10 anni il sindaco si presenta per il terzo mandato, dimostrando un attaccamento alla poltrona ingiustificabile per uno che si presenta come apolitico. Abbiamo visto un territorio sempre più abbandonato. I pochi cantieri aperti non sono mai stati chiusi come la bocciofila e il campo da calcio e quelli chiusi erano frutto di una progettazione dell’amministrazione precedente, come la ciclopedonale di Toscanella verso Castel San Pietro. La mancanza di competenze è palese nell’incapacità di intercettare finanziamenti: dal Pnrr sono giunti solo 200 mila euro, serviti per riqualificare il riscaldamento del palazzo comunale! Nel circondario invece venivano erogati 90 milioni per progetti importanti per la comunità".

Sull’ex Martelli il sindaco si dice contrario. Perché lo pungolate ancora sul tema?

"Il progetto Cfg è sul tavolo dal 2021 e l’iter per presentare una contrarietà termina il 14 giugno: a oggi Albertazzi non ha fatto nulla. La nomina di due tecnici è un fatto positivo, ma andava fatto un anno fa, quando il progetto è stato presentato in Regione. Oggi è una mossa elettorale che non bloccherà l’iter. Invece in questi mesi Albertazzi si è concentrato sul denigrare il lavoro del Comitato. Inoltre il sindaco ha competenze dirette su salute dei cittadini, urbanistica e insediamento di industrie, ma non ha espresso nulla in Conferenza dei Servizi. Solo silenzio, che equivale a un assenso. I tempi sono stretti e credo che Albertazzi non presenterà nessun atto di contrarietà e darà poi la colpa ad altri. Noi abbiamo già preparato un atto di contrarietà motivato tecnicamente, se i cittadini mi eleggeranno lo presenterò subito, non c’è un attimo da perdere".

p.c.