Elly Schlein sulle strade crollate La segretaria del Pd in Appennino "Siamo vicini ai territori colpiti"

La leader dei dem era accompagnata dai sindaci Beatrice Poli, Gabriele Meluzzi e Mauro Ghini. Ha portato la solidarietà agli sfollati e raccolto le esigenze su cui mobilitare subito il partito.

Elly Schlein sulle strade crollate  La segretaria del Pd in Appennino  "Siamo vicini ai territori colpiti"

Elly Schlein sulle strade crollate La segretaria del Pd in Appennino "Siamo vicini ai territori colpiti"

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, è andata ieri a visitare le zone alluvionate e in particolare l’Appennino imolese, martoriato da centinaia e centinaia di movimenti franosi (poi è andata a Lugo, sull’argine del Santerno). Accompagnata dalla sindaca di Casalfiumanese, Beatrice Poli, e dai sindaci Gabriele Meluzzi per Fontanelice e Mauro Ghini di Borgo Tossignano, l’esponte politica si è inerpicata su per le strade letteralmente scomparse sui nostri colli. La si è vista affacciarsi con Meluzzi sul solito nastro arancione che segnale un pericolo in una strada ora esistente per metà, salire su un’altra comunale spaccata lungo la carreggiata da una crepa che promette molto poco.

L’obiettivo della visita era vedere la situazione, portare solidarietà alle comunità colpite e raccogliere le esigenze su cui mobilitare il partito, nel giorno in cui il Governo di Giorgia Meloni ha varato il decreto-aiuti da due miliardi alle popolazioni alluvionate.

D’altra parte, niente è meglio che rendersi conto di persona di una situazione, visto che le fotografie pubblicate e le immagini televisive servono poco a realizzare la portata della devastazione. La gente che abita in collina lo sa benissimo, e spera che presto politici e tecnici trovino la strada per mettere nero su bianco gli aiuti – e questo è già successo ieri con il decreto del Governo – e riescano a mettere a terra i progetti di ricostruzione. La vastità dei movimenti franosi era stata puntualizzata nei giorni scorsi dalla sindaca Beatrice Poli, che aveva calcolato in oltre 150 il numero degli smottamenti attivi. Parlare di smottamenti è riduttivo, perchè gli effetti dell’ondata di maltempo dell’1-3 maggio e del 16 e 17 hanno cambiato la morfologia del territorio. Mezze colline sono scivolate a valle – e questo vale per tutto l’Appennino dal Bolognese al Riminese – spazzando tutto quello che incontravano sulla traiettoria. Ad inizio mese nel nostro Appennino abbiamo registrato una vittima, Enrico Rivola, sepolto in casa da una frana a Fontanelice. Tra il 16 e il 17 non ci sono state altre perdite umane, ma le attività imprendoriale attive nella vallata del Santerno hanno subito un colpo fortissimo, con i collegamenti saltati o resi estremamente difficoltosi e tante famiglie evacuate (nella valle del Santerno gli sfollati sono circa 500). Nei limiti del possibile bisogna operare in fretta, e avere visto di persona il disastro è senza dubbio uno stimolo in più per fare.