ENRICO AGNESSI
Cronaca

Gli aumenti dei bus . Spada: "Ritocchi necessari". Anche extraurbani più cari

La vicesindaca conferma i rincari per i tragitti a media-lunga percorrenza "Ci saranno, ma su quelli non abbiamo alcuna possibilità di intervento. Nel contratto con Tper è prevista la possibilità di aggiornamento biennale" .

Elisa Spada, vicesindaca e assessora con delega ai Trasporti

Elisa Spada, vicesindaca e assessora con delega ai Trasporti

"L’adeguamento tariffario nasce da diversi fattori, tra cui la presenza nel contratto con Tper della possibilità aggiornamento biennale dei valori. E anche a fronte della riduzione dei fondi nazionali destinati al trasporto pubblico, l’aumento dei costi di gestione è stato ritenuto necessario per non tagliare il servizio". La vicesindaca Elisa Spada, assessora con delega ai Trasporti, motiva così i (contestati) rincari dei biglietti per i bus urbani.

In attesa anche degli ormai imminenti ritocchi delle corse extraurbane ("Ci saranno, ma su quelli non possiamo intervenire", ricorda Spada) la delibera con gli annunciati aumenti per il trasporto cittadino, bocciati da sindacati e forze politiche di opposizione, è approdata ieri in commissione consiliare. E sarà domani al vaglio dell’Aula di piazza Matteotti per la definitiva approvazione alla quale farà seguito, sabato 1° marzo, il debutto delle nuove tariffe.

Come annunciato nei giorni scorsi, il costo del biglietto ordinario di Tper passerà da 1,50 a 1,90 euro; il citypass da 14 a 16 euro; l’abbonamento mensile da 28 a 31 euro. Sconti in arrivo, invece, sul costo dell’abbonamento annuale ordinario, che scenderà da 256 a 246 euro. Sempre per quanto riguarda l’abbonamento annuale, confermate le riduzioni per gli under 27 e ampliata anche agli over 65 la fascia delle agevolazioni oggi prevista solo per chi ha più di 70 anni. Invariata anche la possibilità di rimborso integrale per gli under 26 che non usufruiscono della gratuità ‘Salta su’ per studenti e la restituzione del 70% dell’importo per tutti gli altri residenti (fino a esaurimento fondi regionali).

Il Comune è intervenuto con 40mila euro di risorse proprie per calmierare i maggiori costi per il servizio fornito da Tper e quantificati in 86mila euro. Cgil, Cisl e Uil hanno contestato la manovra, rinunciando a firmare l’accordo con il Comune dopo il doppio incontro della scorsa settimana. E in questi giorni hanno lanciato l’allarme relativo all’arrivo dei rincari anche sulle corse extraurbane ("Resteranno sotto i dieci euro: andranno dai sette ai nove euro in funzione delle zone che si attraversano", anticipa Spada parlando evidentemente di abbonamenti, ndr) da decidere in sede di Città metropolitana.

"Saranno previsti ulteriori rincari che colpiranno cittadine e pensionati, tantissimi lavoratori e lavoratrici che ogni giorno usano le linee extraurbane per raggiungere le zone industriali verso Osteria Grande lungo la via Emilia, verso il Ravennate lungo la Selice e verso Poggio Piccolo, Castel Guelfo e Medicina – hanno anticipato nei giorni scorsi Stefano Moni e Angelo Gentilini, rispettivamente segretari generali di Cgil e Spi-Cgil (pensionati) –. Abbiamo già espresso il nostro giudizio molto critico sull’impianto complessivo della manovra tariffaria sul trasporto pubblico locale adottata dal Comune di Imola e ora esprimiamo la nostra contrarietà anche a questa manovra che prospetta ulteriori aumenti sul trasporto extraurbano".

Forte preoccupazione per i rincari dei biglietti per i bus extraurbani è stata espressa anche da Giuseppe Rago, coordinatore territoriale della Uil. Portando come esempio la linea 101 che collega la città con Bologna "ed è altamente utilizzata dagli imolesi, siano essi studenti, lavoratori o utenti delle strutture sanitarie bolognesi vista la sbandierata sinergia delle Ausl metropolitane", Rago ha invitato le istituzioni a "ravvedersi, assumendosi interamente la responsabilità politica di questi aumenti ingiustificati a cui ci opponiamo nel metodo e nel merito".

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