FRANCESCA PRADELLI
Cronaca

Gli studenti e la colletta alimentare: "Aiutiamo l’Africa divertendoci"

La scuola ’Andrea Costa’ ha partecipato alla raccolta al Conad di via Montericco con l’associazione ’Un sorriso per Wewè’

Gli studenti e la colletta alimentare: "Aiutiamo l’Africa divertendoci"

Gli studenti e la colletta alimentare: "Aiutiamo l’Africa divertendoci"

Un ponte di solidarietà per gli alunni della scuola Media ‘Andrea Costa’. A partire dalle 8 di mattina, fino alle 20, al Conad Superstore in via Montericco, si è tenuta una colletta alimentare di cibo da spedire in Africa, nello specifico nel Benin. L’iniziativa di Enrico Gurioli, fondatore dell’associazione di volontariato ‘Un sorriso per Wewè’, nome del villaggio di riferimento delle missioni umanitarie, contava già alle 11 della mattinata tre quintali di cibo, suddivisi in ogni scatola per pasta, conserve e cibo a lunga conservazione. "Abbiamo già fatto, un paio di settimane fa, un’altra raccolta di 9 quintali di cibo da portare giù al Lem con le scuole di Toscanella e Dozza e ora speriamo di replicare – spiega infatti Gurioli, la cui avventura con l’organizzazione nasce nel 2015 –. Dopodiché ci auguriamo che il camion con il container di cibo parta intorno a metà maggio. Questo è il secondo anno che coinvolgiamo l’Andrea Costa ed è stata un’occasione non solo per metterli alla prova con il volontariato, ma anche per farli ragionare su tutto ciò che noi diamo per scontato: il cibo, l’acqua corrente, la salute e, soprattutto, l’istruzione. Sono pochissime le scuole in Benin. È bello vedere come abbiano preso sul serio tutto questo", conclude.

"Questa iniziativa fa parte della ‘Rete dei Valori’, progetto attraverso il quale organizziamo delle attività legate al volontariato – racconta con orgoglio Loredana Grasso, professoressa di Religione –. Mettiamo in gioco i ragazzi in qualcosa di più pratico e ci tenevano talmente tanto a partecipare che ho dovuto dire dei no perché le disponibilità sono state il doppio e a farli venire tutto si creava della confusione". Un progetto che oltre che portare a un forte sostegno solidale e a una grande raccolta di cibo, non manca di dare i suoi frutti anche a livello pedagogico. "È molto bello vedere come gli alunni in questo contesto cambino e si sentano più valorizzati. Chi in classe di solito è più scalmanato, oggi è il primo che mette in ordine il cibo. Sono molto pro a questo tipo di attività piuttosto che per la lezione frontale", conclude la professoressa.

Nonostante il freddo e la pioggia, l’entusiasmo dei ragazzi tra gli 11 e 14 anni non ha mancato di farsi sentire. "È una bella esperienza, mi sento una persona migliore, soprattutto è un bel momento da condividere con gli amici – dice infatti Anita, 12 anni –. Quindi sono contenta di essere qui, anche se oggi sarei dovuta stare a casa da scuola non è mi è scocciato alzarmi", conclude. "Anche io mi sto divertendo molto – dice Tonia, 11 anni –. So che è una cosa giusta da fare. Per ora ne abbiamo già raccolto tanto, speriamo di continuare al meglio". Un pronostico che si è avverato, dato che a metà pomeriggio il gruppo di volontari è arrivato a 8 quintali di cibo raccolto. Un numero che non ha smesso di crescere per il resto della giornata e che ha battuto il ‘record’ dello scorso anno. "Per me è la seconda volta in questa esperienza – racconta infatti Anna, 14 anni –. E sono davvero orgoglioso di me stessa. È bellissimo vedere le persone che si fermano e accettano le nostre proposte. Certo, all’inizio è stato un po’ imbarazzante fermarle e spiegare loro cosa stessimo facendo, poi però ci si prende l’abitudine e la maggior parte di loro risponde con gentilezza", conclude.