Gravi danni causati dalla grandine Arrivano 4,5 milioni per la regione

Dichiarato dal governo lo stato di emergenza per il maltempo di luglio: Imola e Medicina furono duramente colpite

Gravi danni causati dalla grandine  Arrivano 4,5 milioni per la regione

Gravi danni causati dalla grandine Arrivano 4,5 milioni per la regione

Arrivano i fondi per riparare i danni causati dalle grandinate di luglio. Sono quasi 35 milioni, a livello nazionale, le risorse stanziate dal governo che ha deliberato ieri pomeriggio lo stato di emergenza per 12 mesi, dopo la relazione del ministro per la Protezione civile Nello Musumeci. In particolare, alle province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì Cesena, arriveranno 4,5 milioni, mentre il resto andrà a Lombardia (9.430.000), Veneto (8.330.000), Friuli-Venezia Giulia (7.750.000). Dichiarato lo stato di emergenza anche per i territori delle province di Teramo, Pescara e Chieti, in Abruzzo (4.120.000), di Cuneo, in Piemonte (650.000).

A Imola sono stati di oltre 100mila euro i danni provocati al patrimonio pubblico. Di questi, quasi 90mila euro sono stati necessari per acquistare la nuova copertura del Palagenius e per la sostituzione del vecchio tendone strappato dalle folate. Gli altri 26mila euro circa sono serviti invece per rimuovere e portare via alberature pericolose o fortemente danneggiate da strade e aree verdi della città. All’interno dello stadio comunale Romeo Galli, invece, le attrezzature "acquistate da appena un anno" (struttura di copertura dei materassi del salto con

l’asta, i materassini stessi) sono

stati divelte e distrutte dal forte

vento. Infine, il bilancio del Comune parla di una dozzina di alberi di media e grande dimensione, appartenenti al patrimonio pubblico, spezzati o comunque fortemente danneggiati.

Non meno trascurabili i danni nella Bassa. Il forte temporale che si era scatenato nel primo pomeriggio, è andato a colpire ampie zone dei territori di Molinella e Medicina. A Sant’Antonio di Medicina a è successo l’inaspettato. Oltre al flagello della grandine, quello delle forti raffiche di vento che hanno procurato danni non meno gravi. Le coperture di numerosi capannoni agricoli sono volate via come piume. Ingenti i danni cui hanno dovuto fare fronte i titolari delle aziende agricole. Preoccupatissime le associazioni degli agricoltori come la Coldiretti.

"Abbiamo accolto le istanze avanzate dai presidenti delle Regioni", ha detto ieri Musumeci. "Le risorse quantificate dopo i sopralluoghi dei tecnici del dipartimento di Protezione civile nazionale e di quelli regionali, servono - spiega il ministro Musumeci - a far fronte alle esigenze più immediate ed ai fabbisogni più urgenti: dal soccorso e l’assistenza alla popolazione al ripristino dei servizi pubblici. Voglio ringraziare - conclude Musumeci - il dipartimento nazionale della Protezione civile ed il personale tecnico per la celerità nello svolgimento delle complesse istruttorie sui territori danneggiati".