I dubbi di Carapia (Lega): "Servono più agenti"

Il consigliere comunale: "La tecnologia, senza gli uomini, non basta"

I dubbi di Carapia (Lega): "Servono più agenti"

I dubbi di Carapia (Lega): "Servono più agenti"

Il progetto del Circondario di dotarsi di undici nuove telecamere per la lettura targhe, attraverso un investimento complessivo da 130mila euro, non convince il consigliere comunale e metropolitano della Lega, Simone Carapia. Secondo l’esponente del Carroccio risulta infatti "ormai assodato" che l’ente di via Boccaccio "intenda spendere denari per strumentazioni elettroniche anziché per personale umano che potrebbe essere impiegato per tutte le finalità proprie del corpo, prevenzione, repressione, sicurezza in generale".

Nella lettura del leghista Carapia, "già questo è un indirizzo sbagliato, perché – prosegue l’esponente di opposizione – a fronte di amministrazioni come Firenze che investono nel fattore umano assumendo 200 agenti in tre anni, qui si pensa solo a comprare strumenti che nella realtà sebbene possano essere utili non possono in alcun modo sostituire l’operato di un agente".

Per quanto riguarda poi il caso specifico, "è molto importante che vengano rispettate le finalità per le quali vengono installate tali apparecchiature", avverte Carapia. E aggiunge: "Se queste devono infatti venire impiegate per l’ormai scopo smascherato di fare cassa, allora proprio non ci siamo". Se invece, lo scopo dell’installazione dei nuovi occhi elettronici è "veramente quello preventivo e di controllo del traffico veicolare per finalità di repressione di reati, allora può andare bene – concede il leghista – sempre con la premessa che sarebbe meglio investire su agenti. Su questo però bisogna vigilare attentamente, perché non è la prima volta che questa amministrazione cambia le a carte in tavola a giochi fatti".

Insomma, dopo la contestata accensione degli autovelox lungo le vie Lughese, Correcchio, Montanara, e sulla Bretella, l’auspicio di Carapia è che i nuovi elettronici non servano (anche) a fare multe, ma solo ad aiutare a migliorare la sicurezza urbana. Una sottolineatura non banale, nei giorni in cui a Bologna si registrano le forti proteste per l’introduzione della ‘Zona 30’ con sanzioni agli automobilisti che superano tale limite di velocità.

"Non vorremmo che qualcuno – conclude il leghista – si facesse influenzare dal capoluogo con provvedimenti che non hanno un senso, visto che chi dirige il Circondario è un ex sindaco Pd bolognese. Quindi controlleremo questi cultori dell’intelligenza artificiale senza agenti".

e. a.