ENRICO AGNESSI
Cronaca

I soldi delle multe. Ecco dove andranno: mobilità in bicicletta, attrezzature, strade

Definita la destinazione dei soldi che saranno incassati nel 2004. Previsti 2,5 milioni di entrate per violazioni al codice della strada. Alla polizia locale del circondario aderiscono nove comuni (non Castello).

I soldi delle multe. Ecco dove andranno: mobilità in bicicletta, attrezzature, strade

I soldi delle multe. Ecco dove andranno: mobilità in bicicletta, attrezzature, strade

Sistemazione del manto stradale, manutenzione della segnaletica e interventi a favore della mobilità ciclistica. Ma anche acquisto (e riparazione) di materiali e attrezzature. Ecco dove andranno i soldi che la polizia locale, servizio al quale nel Circondario aderiscono nove Comuni del territorio su dieci (tutti tranne Castel San Pietro), conta di incassare nel 2024 dalle multe per violazioni al Codice della strada.

Nel bilancio di previsione dell’ente di via Boccaccio c’è un’entrata di 2,5 milioni. Per quanto l’aspettativa di incasso possa essere accurata, va però messa in conto una quota rilevante di automobilisti che non pagheranno quanto dovuto. Per questo motivo, come vuole la normativa, è stato creato un adeguato fondo crediti di dubbia esigibilità pari al 35 per cento del totale ovvero 875mila euro, che porta la previsione effettiva di entrata a 1 milione e 625mila euro.

Dove andranno? Le direttive stabiliscono che una quota pari al 50 per cento dei proventi sia destinata a interventi di miglioramento della segnaletica stradale, al potenziamento delle attività di controllo delle violazioni in materia di circolazione stradale (anche attraverso l’acquisto di automezzi e attrezzature), alla manutenzione delle strade di proprietà dell’ente, allo svolgimento dei corsi di educazione stradale nelle scuole, a misure di previdenza per il personale e a interventi a favore della mobilità ciclistica. È poi facoltà dei Comuni (in questo caso del Circondario) destinare, in tutto o in parte, la restante quota del 50 per cento dei proventi alle finalità di cui sopra, nonché ad assunzioni stagionali, potenziamento dei servizi di controllo (anche notturni) e acquisto di mezzi e attrezzature.

Il caso del Circondario è però singolare, in quanto l’ente non è proprietario di strade, la cui gestione è in capo ai Comuni. D’altra parte, le stesse spese del servizio di polizia locale sono finanziate proprio da fondi trasferiti dai Municipi che lo compongono. E dunque parte di tali trasferimenti va compensata con la mancata distribuzione della quota vincolata delle sanzioni al Codice della strada.

Premesso quanto sopra, la ripartizione dei fondi in arrivo dalle multe è presto fatta: 121.875 euro, con imputazione della spesa a carico dei Comuni, verranno investiti per la manutenzione della segnaletica orizzontale e verticale (rispettivamente strisce sull’asfalto e cartelli stradali) e degli impianti semaforici. Altri 121.875 euro, in quota Circondario, serviranno invece per servizi amministrativi della polizia locale, acquisto di mezzi e attrezzature e riparazioni di impianti e macchinari.

E ancora, 163.750 euro i Comuni li metteranno in campo per redazione piani urbani del traffico, interventi per la sicurezza stradale e a favore della mobilità ciclistica. Altri 80mila euro, a carico del Circondario, andranno invece alle misure di assistenza e di previdenza per il personale della polizia locale.

C’è poi la corposa parte di entrate, contestatissima dagli automobilisti, legata alle multe per eccesso di velocità. In questo caso, 487.500 euro, con imputazione della spesa carico dei bilanci comunali, verranno investiti per il potenziamento delle attività di controllo della circolazione. A questi si sommano, sempre per il medesimo scopo, altri 94.250 euro a carico invece del Circondario, che girerà poi gli 94.250 euro alla Città metropolitana di Bologna in quanto ente proprietario delle strade (vedi per esempio la Montanara) sulle quali si trovano i velox che fanno scattare le sanzioni nei confronti degli automobilisti con il piede troppo pesante.