Il 25 novembre e quella violenza alle sorelle Mirabal. I simboli cruciali: dalle scarpe alle panchine rosse

Nel 1960 il dittatore Trujillo della Repubblica Dominicana spedì dei sicari a stuprare e uccidere le paladine.

Dal 1999 esiste una giornata internazionale, fissata nel giorno del 25 novembre, dedicata all’eliminazione della violenza sulle donne. La data è simbolica perché ricorda l’uccisione, nella Repubblica Dominicana, il 25 novembre del 1960, delle sorelle Mirabal, attiviste politiche, che, mentre si recavano in carcere per trovare i loro mariti, furono stuprate, torturate e uccise dai sicari del dittatore Trujillo. In questo giorno si svolgono in tutto il mondo delle manifestazioni contro la violenza che hanno come simbolo delle scarpe e delle panchine rosse. È stato scelto il colore rosso per ricordare il sangue delle vittime e nel contempo, però, anche la forza insita nelle donne. Le scarpette rosse nascono dall’artista messicana, Elina Chauvet, che nel 2009, per ricordare l’uccisione della sorella da parte del marito, sistemò in una piazza di Ciudad Járez, 33 paia di scarpe rosse. A questo simbolo si è aggiunto dal 2014 l’emblema della panchina rossa: la prima fu inaugurata a Torino il 26 novembre 2014. La panchina è per eccellenza il posto della riflessione e in questo caso si richiama alla necessità di meditare sulla violenza contro le donne che sono "metà e l’intero", "la risposta e la domanda" come recita la canzone di Fiorella Mannoia, "Mariposa", portata sull’ultimo palco di Sanremo, alludendo proprio alle sorelle Mirabal soprannomiate appunto Mariposas. Che in spagnolo significa farfalle.