Il dovere del 25 aprile: "La Liberazione unisce. Qui si vede la comunità". Panieri al fianco di Salieri

Il sindaco tra piazza Matteotti, monumento al partigiano e sede dell’Anpi. Sul palco centrale anche i giovani: "Bisogna ricordare la fine del nazifascismo".

Il dovere del 25 aprile: "La Liberazione unisce. Qui si vede la comunità". Panieri al fianco di Salieri

Il dovere del 25 aprile: "La Liberazione unisce. Qui si vede la comunità". Panieri al fianco di Salieri

Nel centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti, le celebrazioni per il 25 aprile sono tornate ieri nella piazza principale della città, intitolata appunto al deputato socialista ucciso nel 1924 da sicari fascisti. Protagonisti della mattinata dedicata alla Festa della Liberazione, che di solito vive le sue fasi più significative nella vicina piazza Gramsci, sono stati gli studenti. Il tutto in un ideale abbraccio fra generazioni, con i partigiani Adriano Barbieri e Vittorio Gardi presenti davanti a una cornice di pubblico numeroso.

"Ritrovarci qui di nuovo è un dovere e un’emozione – ha spiegato il sindaco Marco Panieri –. Soprattutto quando ricordiamo una data simbolo della nostra storia collettiva come il 25 aprile 1945, quando finalmente quel giorno si pose fine alla guerra e all’occupazione nazifascista. È doveroso farlo insieme, perché sono questi i momenti che più di altri caratterizzano e danno significato al nostro essere comunità".

La mattinata era cominciata nella sede Anpi (piazzale Giovanni dalle Bande Nere), con la deposizione di una corona alla lapide ai partigiani caduti a Bologna alla presenza del sindaco Panieri e del presidente dei partigiani imolesi, Gabrio Salieri. Poi la partenza del corteo per piazza Matteotti, dove si è svolto il concerto della banda musicale, con l’esecuzione dell’Inno di Mameli.

Nei locali dell’ex Bar Bacchilega, adiacenti la piazza, è stata inaugurata la mostra ‘Quando un posto diventa un luogo – L’arte per i diritti’. Gli studenti della classe 5ATA dell’istituto Alberghetti hanno letto brani di Franco Leidi, partigiano italiano e artista noto in Svezia. Sul palco di in piazza Matteotti, le classi terze della scuola media Orsini hanno dato vita a una performance. A seguire, spettacolo di danza ‘Quando un corpo diventa un luogo’, a cura della professoressa Alessandra Scardovi di Danza &... Danza.

È stato poi il momento della celebrazione ufficiale, con gli interventi dal palco. Quello di Salieri si è concluso con un appello in vista dei prossimi appuntamenti elettorali: "Non andare a votare significa darsi per sconfitti e lasciare che siano altri a decidere per noi, lasciare che si censurino chi non la pensa come chi comanda, anche senza avere il consenso della maggioranza dei cittadini, lasciare che il Paese scivoli sempre più nel populismo, che ci si permetta di manganellare gli studenti che scendono in piazza, che si taglino le risorse per le scuole, per la sanità, che si tolgano diritti che sembravano acquisiti. Mala tempora currunt. E spetta a noi e non ad altri fermare questa deriva".

Al termine, Panieri, Salieri e il senatore del Pd, Daniele Manca, hanno deposto una corona prima alla lapide dei Caduti in guerra, nell’androne del palazzo comunale, e poi al monumento al partigiano, in piazzale Leonardo da Vinci, dove si è arrivati al termine del consueto corteo. Qui le classi terze della scuola media Orsini hanno dato vita a una performance nella quale gli studenti hanno incarnato i diritti.

Nel pomeriggio, le celebrazioni sono proseguite in piazza Matteotti con varie iniziative che hanno visto impegnati, anche in questo caso, i più giovani.