ENRICO AGNESSI
Cronaca

Il triangolo d’oro. Si accende il centro: dopo le pasticcerie ecco la ristorazione

Riempite le caselle con il nuovo ControCorrente e l’arrivo di Caridi. L’assessore Raffini: "Stiamo lavorando anche per l’ex bar Colonne. Sarà un percorso impegnativo. Il bando speriamo di farlo entro giugno".

Il triangolo d’oro. Si accende il centro: dopo le pasticcerie ecco la ristorazione

Il triangolo d’oro. Si accende il centro: dopo le pasticcerie ecco la ristorazione

Due caselle sono state riempite, non senza fatica. A questo punto, per completare il tris di immobili comunali restituiti al centro storico attraverso la riapertura di un’attività commerciale manca ancora un ultimo tassello: l’ex bar Colonne. Alzare di nuovo la saracinesca dell’immobile di via Appia, dopo quelle di Opera Dulcis (oggi ControCorrente) e del vecchio bar Bacchilega, vorrebbe dire aumentare i battiti del cuore sofferente della città.

"Stiamo lavorando anche per quel contenitore – spiega Pierangelo Raffini, assessore al Centro storico in riferimento appunto all’ex bar Colonne –. Abbiamo incontrato un paio di società che sembrano interessate. È chiaramente un percorso impegnativo, parliamo di uno spazio di oltre 500 metri. Assieme al sindaco e ad Area Blu stiamo portando avanti questi contatti con determinazione. Vorremmo riuscire a dare un’altra risposta concreta trovando una soluzione che offra qualcosa in più dal punto di vista della ristorazione allargando la fascia di apertura anche a orari più serali per dare la possibilità di vivere di più il centro e di avere motivi per venirci e restarci magari dopo essere stati a teatro".

In questa ottica, per l’ex Colonne si lavora a un bando pubblico sul modello di quello varato per l’ex bar Bacchilega: sgravi sull’affitto in cambio di un forte investimento per la riqualificazione dell’immobile.

"Il bando speriamo di riuscire a farlo uscire entro giugno – riferisce l’assessore Raffini –. Capiamo le difficoltà del mercato, non è facile trovare investitori. In quel locale è tutto allo stato grezzo. Ci sono lavori da fare, presentando il progetto alla Sovrintendenza. I metri quadrati rispetto all’ex Bacchilega sono molti di più, ma per quanto si possa essere un po’ condizionati dalla natura della struttura c’è maggiore possibilità di esprimersi. Da parte nostra, mettiamo a disposizione la piazzetta del Tempo perso, lì dietro, che non ha vincoli legati al rumore in quanto è circondata solo da uffici comunali e della banca. Quello è uno spazio di cui la città deve riappropriarsi".

Nel frattempo, va avanti il piano di rilancio per i vicini locali dell’ex Casa del fascio, fino a poco tempo fa del Demanio, ma dei quali il Comune è entrato di recente in possesso. Si tratta, come ormai noto, di tre unità immobiliari, attualmente non utilizzate, che sono costituite da due locali in via XX Settembre, al piano terra e al primo piano (civici 2, 2/A, 4, 6, 8/A), e da altro un spazio all’angolo fra via XX Settembre e piazza Gramsci (civici 18, 18/A, 19, 19/A, 20). I locali in via XX Settembre hanno avuto come ultima destinazione quella di negozio, dopo un utilizzo decennale a uffici-studio professionale, mentre il locale di piazza Gramsci è quello dell’ex Tazza d’oro, che dopo essere stato un bar era diventato un negozio di abbigliamento prima della chiusura. Nel prossimo futuro, niente più commercio: saranno destinati a iniziative culturali.

"Stiamo programmando la gestione della procedura per l’assegnazione di quegli spazi nel cuore del centro storico – conclude Raffini –. E poi ci sarà la presentazione dei progetti esecutivi di riqualificazione e infine i lavori (445mila euro a carico del Comune, ndr). Mi aspetto che entro fine anno si possa arrivare all’apertura anche di quei locali".