Intesa con gli asili privati Pronti settecento posti

Il Comune ha rinnovato la convenzione. Sborserà un milione di euro

Rinnovata la convenzione tra Comune e gestori privati dei nidi per un totale di 299 posti. Lunedì 4 settembre, primo giorno di apertura del servizio, i posti disponibili saranno in tutto 700 circa: 332 comunali; 299 privati convenzionati e una sessantina in strutture private non convenzionate.

Nel dettaglio, il nuovo accordo riguarda 230 posti. L’importo a carico del Comune è di oltre 420mila euro. La quota forfettaria mensile, per ciascun bambino effettivamente iscritto, è infatti di 167,80 euro (Iva compresa) per undici mesi all’anno. Ai 230 posti convenzionati di cui sopra vanno poi aggiunti i 69 posti del nido Cornelia, anch’essi convenzionati, con un impegno di ulteriori 140mila euro, in base a una intesa già in vigore.

Nel complesso, sono otto i soggetti convenzionati, che gestiscono undici nidi d‘Infanzia per complessivi 263 posti, e due cooperative sociali che gestiscono sei Piccoli gruppi educativi, per complessivi 36 posti. In totale, sono quindi 299 i posti convenzionati.

I gestori convenzionati riceveranno una quota aggiuntiva per ogni posto assegnato, come rimborso delle agevolazioni tariffarie che dovranno applicare alle famiglie che ne hanno diritto. L’anno scorso la somma complessiva delle quote aggiuntive è stata di oltre 500mila euro.

"Sono nove i posti convenzionati in più a partire da settembre, che vanno a sommarsi ai 33 aggiunti da gennaio – sottolinea Fabrizio Castellari, vicesindaco e assessore alla Scuola –. Con 700 posti messi a disposizione delle famiglie, il servizio di nido d’infanzia si conferma nella sua qualità consolidata, con i suoi 47 anni di storia. È un servizio assolutamente importante, richiesto da un numero sempre crescente di genitori".

L’impegno del Comune, che supera il milione di euro verso i gestori privati, risponde infatti a una domanda in aumento. E questo nonostante il calo della natalità. Il motivo?

"In primo luogo perché è riconosciuto da tutti gli esperti del settore il valore dell’esperienza del primo percorso educativo e del confronto dei bambini nell’attività di gruppo – spiega Castellari –. In secondo luogo perché vengono garantite alle soglie Isee più basse, ovvero fino a 26mila euro, tariffe agevolate grazie ai contributi della Regione. Infine, ma non certo per ultimo, perché la qualità consolidata viene riconosciuta dalle famiglie e ingenera nuova domanda. Viene riconosciuto nel sistema integrato pubblico-privato che funziona un valore aggiunto".