La Cassa di Ravenna, ecco il calendario artistico 2024

Il ‘Calendario artistico 2024’, appuntamento tradizionale di fine anno con La Cassa di Rav...

La Cassa di Ravenna, ecco il calendario artistico 2024

La Cassa di Ravenna, ecco il calendario artistico 2024

Il ‘Calendario artistico 2024’, appuntamento tradizionale di fine anno con La Cassa di Ravenna e Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, è un’occasione speciale in questi giorni per raccontare un pittore con una storia ed un talento molto particolari, capace di entrare come pochi nell’immaginario collettivo e nell’anima dei suoi concittadini e dei suoi molti ammiratori.

Le tavole scelte e proposte dalla commissione composta da Franco Gabici e Giorgio Costa raccontano infatti la storia di Augusto Ponti, nato a Cervia nel 1920 e vissuto tra Castiglione di Cervia e Milano Marittima fino alla morte, avvenuta da centenario nel 2020. Ponti era noto come Caputo: i suoi genitori avevano infatti adottato una bimba, soprannominata ‘la Caputina’ perché indossava sempre un lungo cappotto: la ragazzina morì presto e Augusto scelse affettuosamente come nome d’arte Caputo per ricordarla.

All’inizio della sua esperienza artistica, Caputo usava prevalentemente gessetti, poi passò ai pastelli e ai colori a olio: i soggetti dipinti, come illustra perfettamente il Calendario Artistico, erano prevalentemente nature morte, figure e paesaggi. Caputo ebbe una produzione importante e lavorò fino a pochi mesi prima della morte. Era solito dire umilmente: ‘Io non dipingo, a pastroc cun al dida’ (io non dipingo, pastrocchio con le dita) ma il risultato della sua opera, nonostante anni durissimi prima sul fronte in Albania e poi con la deportazione in un campo di lavoro in Germania dal 1943 al 1945, i suoi quadri hanno dato vita a numerose mostre, iniziando da Ferrara nel 1975 e poi nel Ravennate, a Castel San Pietro Terme, a Rimini e nel Cesenate con l’importante coordinamento della curatrice, la pronipote di Caputo, Giovanna Pirini. Ancora nel gennaio 2022 una personale di Caputo nella Sala Rubicone all’interno degli splendidi Magazzini del Sale Torre di Cervia ha raccolto tantissimi apprezzamenti di visitatori e di critica.