La periferia che cambia: "Addio alla campagna, ora c’è solo del cemento"

Cinzia Poggi (direttivo del Circolo di Fratelli d’Italia) attacca il Comune: "Politiche green solo quando c’è convenienza, uno schiaffo al territorio".

La periferia che cambia: "Addio alla campagna, ora c’è solo del cemento"

La periferia che cambia: "Addio alla campagna, ora c’è solo del cemento"

Là dove c’era la campagna ora c’è…la logistica. A parafrasare il Celentano della via Gluck è Cinzia Poggi del direttivo del Circolo di Fratelli d’Italia di Castel San Pietro, e la vicenda che racconta in una lettera inviata al Carlino non si discosta molto proprio da quella che il ‘Molleggiato’ raccontò mezzo secolo fa, descrivendo in note la nostalgia di una strada che affacciava su una campagna e che in pochi anni si era trasformata a tutti gli effetti in città fatta di case su case, catrame e cemento. Residente a Poggio Grande, frazione di Castel San Pietro, Poggi parte dalla recente approvazione della nuova normativa Nature Restauration Law che impone nei prossimi anni il ripristino degli ambienti naturali. "Tra i votanti – esordisce Poggi -, c’è l’intero partito della PPE, all’ interno del quale ci sono rappresentanti anche del partito che amministra da sempre Castel San Pietro. Negli ultimi anni chi vive nella periferia e nelle frazioni vede avanzare colate di cemento, piloni e capannoni sui terreni che fino a qualche tempo fa producevano coltivazioni certificate che garantivano sostegno alle aziende agricole e ra il bello della vita sana della campagna".

Poi la prima stilettata al governo della città termale. "Come i semafori che regolano il traffico, così l’Amministrazione diventa verde e rossa a seconda della convenienza. Prima si vota questa invasione in consiglio comunale, poi ci si ripulisce la coscienza etica in Regione appoggiando la scelta dei tetti al consumo del suolo. Non si può allo stesso tempo essere ecologisti e permettere tutto questo", punta il dito la componente del Circolo di Fratelli d’Italia che si chiede dove siano finiti "i paladini dell’ecologia, gli stessi che si sono defilati e fatti di nebbia anche in occasione della costruzione della nuova San Carlo. Nessuno negli anni ha contrastato questo scempio. Non si può e non si deve più commettere l’errore di pensare che il dissesto idrogeologico sia solo un problema delle colline – conclude Cinzia Poggi prima di guardare al domani-. In futuro dovremo difendere e valorizzare il nostro territorio, già tanto ricco di risorse che possono essere di sostegno economico per tutti gli abitanti della nostra zona".

Claudio Bolognesi