La protesta dei sindacati: "Un errore avviare il Cau senza nuovo personale"

Cgil, Cisl e Uil intervengono dopo la proclamazione dello stato di agitazione "Mancano oss e infermieri. Defezioni importanti a Radiologia".

La protesta dei sindacati: "Un errore avviare il Cau senza nuovo personale"

La protesta dei sindacati: "Un errore avviare il Cau senza nuovo personale"

"Taglio unilaterale del salario accessorio e carenze di personale: la risposta è la mobilitazione". All’indomani della proclamazione dello stato di agitazione del personale dell’Ausl, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl illustrano nel dettaglio i motivi della loro decisione.

"La situazione di grave difficoltà di carenza di organico l’avevamo già evidenziata a ridosso dell’apertura del Cau il 21 dicembre – ricordano i sindacati –. Si trattava dell’avvio di un servizio senza aumentare il numero complessivo del personale, ma spostandolo da altre attività. Questo provoca la conseguenza che quella criticità permane in molti servizi, sia per quanto riguarda il personale Oss che infermieristico, e una defezione di personale importante all’interno della radiologia".

Secondo Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, infatti, "nonostante questa continua emergenza", il personale è "sottoposto a reiterate richieste da parte dell’azienda per poter garantire l’assistenza sanitaria a discapito della sicurezza dei lavoratori e con ricadute sull’efficienza delle cure".

Ma non è finita. "La direzione, nell’ambito di un incontro sindacale in data 15 gennaio 2024, ha informato sigle sindacali e Rsu di procedere con la diminuzione delle quote di produttività che fanno parte della retribuzione accessoria, senza nessun accordo sindacale, in contrasto con ciò che è previsto a livello contrattuale – ricostruiscono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl –. E a partire da subito".

Detto che, subito dopo quell’incontro, anche il sindacato autonomo Fials aveva indetto lo stato di agitazione, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl tornano a incalzare l’Ausl.

"Da tempo le organizzazioni sindacali hanno formalizzato nell’ambito dei tavoli di confronto e contrattazione aziendali la richiesta del riconoscimento anche delle prestazioni aggiuntive da bilancio dell’ente per remunerare il disagio degli operatori e delle operatrici", proseguono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. E concludono: "Si chiede che in questo modo l’Ausl, al contrario di quanto fatto fino ad ora, si renda compartecipe della valorizzazione degli operatori con propri fondi e non utilizzando solo i fondi destinati a incentivare le prestazioni rese dalle lavoratrici e dai lavoratori. Restiamo in attesa – concludono – della convocazione da parte del Prefetto per effettuare le procedure necessarie per le mobilitazioni all’interno di servizi pubblici essenziali. Se queste procedure non produrranno effetti positivi sulla vertenza, la risposta sarà la mobilitazione del personale dell’Ausl".