Legalità, al via gli incontri ‘A ruota Libera’

È iniziato il festival itinerante 'A ruota LIBERA verso il 21 marzo 2024', che promuove la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. Numerosi eventi in programma sul territorio grazie alla collaborazione tra i dieci municipi del Circondario, il presidio locale di Libera e il sostegno della Regione. Il festival si rivolge soprattutto ai giovani e offre incontri, mostre e testimonianze per sensibilizzare sulla mafia e promuovere una società migliore.

È iniziato il conto alla rovescia per ‘A ruota LIBERA verso il 21 marzo 2024’, il festival itinerante che promuove la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. Con un occhio di riguardo ai giovani. Tanti gli eventi in programma sul territorio da oggi grazie alla comunione d’intenti tra i dieci municipi del Circondario, l’impegno del presidio locale di Libera e il sostegno della Regione.

Si parte oggi dal centro giovanile Flood di Mordano con l’iniziativa ‘La mafia in Emilia-Romagna e nel Nord-Italia’ insieme all’avvocato Stefania Di Buccio che coordina la didattica del Master universitario di II° livello in Gestione e riutilizzo di beni sequestrati e confiscati ‘Pio La Torre’ di Unibo. Il 17, presso Palazzo Malvezzi Hercolani a Castel Guelfo, spazio all’inaugurazione della mostra dedicata alla vita del giudice Rosario Livatino con la presenza dell’ex procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini. Due giorni dopo riflettori puntati sul centro giovanile Ca’ Vaina di Imola per l’incontro ‘La ‘Ndrangheta nel nostro territorio: dal Processo Aemilia all’operazione Radici’ insieme all’assessore Giacomo Gambi, all’avvocato Giuseppe Rizzo e alla giornalista di Libera Sofia Nardacchione. Il 29, ancora al Flood di Mordano, ecco la testimonianza di Giuseppe Proggi, cugino di quel Domenico Martimucci ucciso dalla mafia. Gli appuntamenti proseguiranno anche a marzo a Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel San Pietro Terme, Dozza e Medicina. "Le amministrazioni comunali del Circondario – sottolineano la sindaca Beatrice Poli che guida il Tavolo della Legalità circondariale e l’assessora castellana Giulia Naldi - sono in prima linea sui temi della cittadinanza attiva e della cultura antimafia. La volontà è quella di rafforzare la rete territoriale attraverso il crescente senso di cittadinanza per tenere alta l’attenzione sulla cultura della legalità e costruire una società migliore". Sulla stessa linea d’onda Mary Ranieri di Libera: "Il festival è sempre stata per noi la possibilità di avvicinare la cittadinanza, soprattutto la fascia giovanile, a temi delicati come quello della mafia – analizza -. Dare alcuni strumenti utili per conoscere in modo approfondito il fenomeno mafioso e rendere consapevoli le persone di quello che accade sul nostro territorio". Mattia Grandi