Mainieri: "Già raccolte 1.600 firme contro l’impianto all’Ex Martelli"

Il candidato Mainieri e la popolazione di Dozza si oppongono al progetto di impianto di trattamento del suolo, raccogliendo 1600 firme. Critiche riguardano la scelta del luogo, impatto sul traffico e uso dell'acqua. Forze politiche alleate presenteranno un'interrogazione regionale.

Mainieri: "Già raccolte 1.600 firme contro l’impianto all’Ex Martelli"

Mainieri: "Già raccolte 1.600 firme contro l’impianto all’Ex Martelli"

"Siamopreoccupati per l’impianto di trattamento del suolo progettato a Dozza. Sono state raccolte ben 1600 firme di cittadini, la popolazione sta esprimendo un’opinione forte e chiara, opponendosi al progetto". Sono le parole del candidato della coalizione riformista, ambientalista e progressista Luca Mainieri, che si oppone alle elezioni al sindaco ricandidato, Luca Albertazzi. "È partito il periodo della conferenza dei servizi – ricorda Mainieri – e nei prossimi giorni si deciderà il destino di questo progetto e di quest’area". Il progetto della Cfg porterebbe un ‘impianto di trattamento delle terre di spazzatura stradale’ sul sito dell’ex Martelli (che verrebbe bonificato). Il sindaco Albertazzi aveva precisato che si trattava di "un progetto di economia circolare e che il Comune è solo una delle parti in causa assieme ad altre, anche a guida Pd, come la Regione".

Manieri ricorda che il tema precede la campagna elettorale: "Ritengo che oggi sia in atto un tentativo di far diventare l’impianto trattamento rifiuti della ex Martelli un argomento ideologico, – . Ma questo è un progetto che tocca tutta la comunità e sulla quale la comunità ha già espresso, anni fa, la propria opinione rimasta inascoltata. Già nel 2022 i cittadini raccolsero 873 firme. Quindi già da tempo la popolazione si sta opponendo. Nei giorni scorsi l’azienda ha tenuto due open day. Ai cittadini è stato presentato il progetto e proprio in questa occasione gli stessi cittadini hanno espresso forti dubbi, tanto che nei giorni successivi le firme della petizione hanno rapidamente superato le 1500".

Mainieri però precisa il suo pensiero: "Nessuno sta mettendo in discussione la necessità di impianti di questo tipo e le sue finalità sono virtuose. Ma è ingiustificabile la scelta del luogo, in prossimità di abitazioni, su una strada fortemente trafficata, a pochi chilometri da Imola e a due passi da uno dei Borghi più Belli d’Italia, un gioiello della nostra regione". Mainieri ricorda anche la vicinanza di vigneti e di aziende alimentari vicino all’area: "Proprio per questi aspetti lo stesso Piano Territoriale Metropolitano non prevede assolutamente il trattamento di rifiuti in questa area e in prossimità della via Emilia".

Mainieri poi tocca due punti cruciali: "L’affermazione del sindaco, secondo cui il traffico sulla via Emilia non sarebbe sostanzialmente appesantito dal nuovo impianto è stata smentita – accusa – dalle stesse slide presentate dall’azienda, che dichiara invece un bilico da 20/30 tonnellate ogni 5 minuti, sulla via Valsellustra. Questo traffico poi si riverserà sulla via Emilia. Queste obiezioni non hanno avuto alcuna risposta". Un altro punto è quello dell’acqua che l’impianto userà intensamente: "Nel sito non è presente un acquedotto industriale in grado di gestire il fabbisogno dichiarato, né la rete della fognatura è in grado di assorbire la richiesta di smaltimento. Anche su questo le risposte sono state vaghe".

Le forze che sostengono Mainieri (fra cui Verdi, M5S, Azione, Italia Viva e Sinistra Italiana) presenteranno a breve un’interrogazione regionale.