Mazzoni, sfida per il municipio: "Le scuole sono da rafforzare. Tavolo di confronto sulla sanità"

Il centrodestra punta alla vittoria: "La comunità deve tornare a partecipare attivamente alla vita di paese"

Mazzoni, sfida per il municipio: "Le scuole sono da rafforzare. Tavolo di confronto sulla sanità"

Mazzoni, sfida per il municipio: "Le scuole sono da rafforzare. Tavolo di confronto sulla sanità"

CASTEL SAN PIETRO

di Claudio Bolognesi

Cinque domande ‘aperte’, identiche per ciascuno dei candidati, per conoscere i programmi dei candidati sindaci di Castel San Pietro e avere risposte su alcuni dei temi più importanti per il futuro prossimo del territorio. Dopo Marco Gherardi, candidato della civica Il Patto per Castello, ecco Davide Mazzoni del centrodestra, supportato dalle liste Fratelli d’Italia e ’Comune al centro’, con l’appoggio di Lega e Forza Italia.

Il futuro della sanità e della Casa della Comunità di Castel San Pietro.

"Per la Casa della Comunità: medicina di gruppo affiancata da specialisti con reale diagnostica di primo livello, (ecografie Ecg oltre i classici raggi). Richiedere e sponsorizzare l’uso della telemedicina. Vogliamo potenziare l’attività sul territorio coinvolgendo i medici di medicina generale, affidando loro la gestione della programmazione assitenziale in collaborazione paritetica con il personale infermieristico. Per la sanità in generale un punto prelievi a Osteria Grande e sempre qui offrire luoghi comunali per raggruppare i medici di famiglia in posizione comoda e con possibilità di parcheggiare. Riteniamo basilare aprire un tavolo di confronto con l’Ausl di Imola sperando anche in un cambiamento regionale".

Rotonde, ciclopedonali, manutenzioni: la vostra visione di viabilità e mobilità a Castel San Pietro nei prossimi 5 anni.

"Ci sono due direttrici fondamentali nord-sud ed est-ovest: le rotonde devono essere funzionali a far scorrere il traffico e non a rallentarlo e occorre separare le ciclabili dalle pedonali anche sullo stesso percorso. Vedremo come completare al meglio le ciclabili sulla via Emilia da Toscanella a Maggio inserendo del verde di separazione e alberature. Occorre recuperare l’idea di un by pass della via Emilia a Osteria Grande che da via San Giovanni punti a Nord e poi ritorni sulla via Emilia dopo Osteria Grande. Studieremo dal primo giorno un piano di manutenzione di 5 anni con obbiettivi anno per anno condivisi con i cittadini senza togliere un euro agli investimenti che utilizzeremo. Ci dedicheremo anche ai marciapiedi e alle barriere architettoniche per garantire a tutti il diritto alla mobilità".

Pizzigotti, polo di Osteria Grande. Le scuole di capoluogo e frazioni.

"Causa la scarsa manutenzione delle amministrazioni precedenti ci ritroviamo in una situazione critica. Dal primo giorno faremo uno studio rapido per vedere la crescita demografica e calibrare gli interventi. Le Albertazzi Pizzigotti intanto vanno messe in sicurezza poi si potranno studiare altre soluzioni, per questo sarebbe importante poter governare dieci anni e non solo cinque. La zona ex Alberghetti non è stata sfruttata dalle amministrazioni precedenti. Vedremo come poter integrare queste due aree in un unico disegno scolastico. Per Osteria Grande andremo a pressare Inps perché tenga fede all’impegno di completare il plesso nido e materna e intanto studieremo se sia proprio necessario portare in quella zona anche le elementari o se si possano mantenere (ricostruite) nella zona attuale senza consumare ulteriore suolo. Abbiamo anche la volontà di avere sezioni di media a Osteria Grande per evitare lo spostamento giornaliero dei nostri ragazzi ed evitare la dispersione verso Ozzano".

Centro storico ed emorragia del commercio. Come e dove si interverrà per il rilancio del cuore di Castel San Pietro.

"Riequilibrare gli eventi in tutto il centro storico, considerando anche il Borgo, portando eventi che non si sovrappongono all’offerta commerciale presente. Arredare le piazze con elementi che invoglino a viverle, facendo tornare la comunità a partecipare attivamente alla vita di paese".

Quali azioni per rendere più sicuri capoluoghi e frazioni.

"Riorganizzazione della polizia locale, aumentando il personale al numero previsto per legge. Permettendo alla polizia e ai carabinieri l’uso in autonomia delle camere di videosorveglianza, rafforzando anche la presenza nella aree più critiche".