Muro Dipinto Svelati i nomi dei sei artisti

La Biennale è in programma nel cuore del borgo dall’11 al 17 settembre. ‘L’arte in progress’ il tema della nuova edizione

Muro Dipinto Svelati i nomi dei sei artisti

Muro Dipinto Svelati i nomi dei sei artisti

Svelati i nomi dei sei artisti protagonisti della XXIX Biennale del Muro Dipinto di Dozza. Le scelte della commissione inviti del prestigioso appuntamento d’arte, in programma nel cuore del borgo dei murales dall’11 al 17 settembre, sono ufficiali: Paola Babini, Roberta Pancera, Rossella Piergallini, Emeid, Emilio Fantin e Vanni Spazzoli. Pennelli d’autore per dare vita a nuove opere, fedeli al tema dell’edizione 2023 ‘L’arte in progress’, sotto lo sguardo attento del pubblico.

Una tradizione che si rinnova da più di 60 anni, grazie alla rivoluzionaria intuizione dell’allora sindaco Tomaso Seragnoli, per lo sviluppo di un percorso museale a cielo aperto unico al mondo. Tre donne e tre uomini in perfetta par condicio. La romagnola Paola Babini e il friulano Emilio Fantin lavoreranno a pochi civici di distanza, in via Edmondo De Amicis. La prima, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna, ha studiato con il maestro Umberto Folli e predilige il tema della memoria. Un filone raccontato spesso attraverso immagini liquide, rarefatte e incomplete, frammenti di vissuto che si muovono in trasparenza. Il secondo, autore di diversi ‘strappi’ in tutta Europa a partire dalla fine degli anni Ottanta, con la sua arte cerca di creare spazi in cui invita a condividere l’area non geografica del sonno e del sogno attraverso pratiche di improvvisazione interiore. Vibrazioni che riverberano nell’idea di un’estetica del non percepibile.

Sempre in via De Amicis, autentico epicentro delle logistiche, dipingeranno Rossella Piergallini e Vanni Spazzoli. Una coabitazione gomito a gomito per impreziosire lo stesso muro. La Piergallini, artista visiva che insegna fashion design all’Accademia di Bologna, è apprezzata per la sua produzione legata prevalentemente alla progettazione di installazioni e performance. La sua indagine, infatti, è rivolta allo studio del corpo, alla sua presenza-assenza e all’impronta che si manifesta nell’utilizzo dei segni. Forme pittorico-plastiche in contesti ambientali. Il forlivese Spazzoli, anche lui allievo di Umberto Folli, è presente sulla scena artistica dalla fine degli anni Sessanta. Un artista che dall’iniziale formazione figurativa ha sviluppato, nel tempo, una tensione puramente pittorica basata sul valore della materia e sulla pregnanza gestuale dell’immagine. Il suo segno si distingue per forza e volontà liberatoria di gesti ed emozioni che si riversano fluentemente come in una sorta di confessione.

Ma sarà interessante vedere all’opera in via XX Settembre anche la poliedrica Roberta Pancera, originaria di Brescia. Per lei, dopo l’incontro con il maestro incisore Vladimiro Elvieri, la capacità di spaziare in modo significativo tra diverse tecniche pittoriche con una continua ricerca di nuove sperimentazioni. Le sue opere murali hanno già impreziosito, in passato, spazi pubblici e privati tra affreschi e graffiti. Pregevoli i suoi capolavori d’incisione con l’utilizzo della puntasecca su lastra di plexiglass. Il più giovane del gruppo sarà lo street artist italo-tedesco Emeid, all’anagrafe Andrea Ranieri, classe 1985. La sua tela? I muri di via Piersanti Mattarella, qualche chilometro più in là, nella frazione di Toscanella. Il contesto ideale per condensare quella vena satirica-ironica, tra paradossi quotidiani e sistemi arrugginiti da menti pigre e annoiate, che porta gli spettatori a riflettere sulle proprie debolezze. La XXIX Biennale del Muro Dipinto di Dozza, tra mostre, attività collaterali e un mirato programma di restauri, fa parte del cartellone di Bologna Estate 2023.