Nuovo caso alla polizia locale . Targhe ‘civili’ per le vetture : "Così il Comune spende di più"

Le nuove auto arrivate a inizio settimana sono immatricolate come comuni veicoli. Carapia (Lega): "Nessuno dei neoassunti è in possesso della patente di servizio". .

Nuovo caso alla polizia locale . Targhe ‘civili’ per le vetture : "Così il Comune spende di più"

Nuovo caso alla polizia locale . Targhe ‘civili’ per le vetture : "Così il Comune spende di più"

Le nuove auto arrivate a inizio settimana nel comando di via Pirandello, quattro Suzuki s-cross ibride, non sono immatricolate con la targa ‘polizia locale’; bensì come normali vetture civili. Ciò significa che l’ente di piazza Matteotti, ogni anno, è tenuto a pagare la tassa di possesso piena; ben più alta di quella che potrebbe essere affrontata in caso di immatricolazione ‘di servizio’.

Il motivo? La prima tipologia di vetture deve essere guidata da agenti in possesso di una specifica patente di guida di servizio, che rilascia la Prefettura dopo un breve corso e un esame. A detta dei diretti interessati, questa patente di servizio è stata una conquista per gli agenti di polizia locale. Una conquista ottenuta dopo anni di lotta della categoria per poter avere maggiori tutele, a pari delle altre forze di polizia. E questo soprattutto nel momento in cui, per ragioni di servizio, gli agenti sono costretti a prendersi dei rischi alla guida per doveri istituzionali, senza di fatto mettere a repentaglio la propria patente di guida civile, quando sono ad esempio costretti a correre per fare fronte a una emergenza.

Il problema è che conseguire questa patente ha un costo. Costo che, sebbene non elevato, sarebbe a carico del Comune. Ma l’ente di piazza Matteotti, attraverso il comando di polizia locale, ha preferito ormai diversi anni fa tagliare tale voce di spesa. Il risultato? Nessuno dei nuovi assunti è in possesso della patente di servizio. Solo una piccola parte del personale la possiede, vale a dire quella composta dagli agenti più anziani. Ecco allora spiegato perché le auto non vengono targate ‘polizia locale’, ma con normale targa civile. Così possono guidarle tutti gli operatori del comando di via Pirandello.

"Moltiplicando il numero di veicoli del parco in dotazione alla polizia locale, moltiplicato a sua volta per gli anni di utilizzo dei veicoli, si determina indubbiamente un danno economico per l’ente", protesta il consigliere comunale della Lega, Simone Carapia.

"Evidentemente – aggiunge l’esponente di opposizione – l’amministrazione non ritiene opportuno tutelare il proprio personale, perché nessuno dei nuovi assunti già da diversi anni è in possesso della patente di servizio". La cosa che "rammarica e fa arrabbiare" il leghista Carapia è che il Comune sia "più propenso a un esborso annuo molto elevato, arrecando di conseguenza un cospicuo danno economico dato dalla differente tassazione sui veicoli, piuttosto che spendere una minima cifra ‘una tantum’ per fare conseguire le patenti di servizio agli agenti". Una scelta che, osserva sempre l’esponente del Carroccio, "li tutelerebbe anche durante la guida dei mezzi dell’amministrazione".

Insomma, da un lato un investimento non certo fruttuoso per le casse comunali; e dall’altro agenti tutt’altro che soddisfatti per tale scelta.

"Queste possono sembrare polemiche di poco conto ma invece non lo sono affatto, perché arrecano danni economici importanti, scontentano il personale e mettono in luce, qualora non sia già chiarissimo, una gestione della polizia locale a dir poco fallimentare e pressapochista", attacca Carapia. E conclude: "Chissà se anche questa volta il sindaco Panieri farà orecchie da mercante e non darà le dovute spiegazioni su come spreca i soldi dei cittadini imolesi e del circondario".