Palazzo Pighini, casa patrizia medievale

Palazzo Pighini, situato nel cuore di Imola, è un monumento storico di epoca medievale, con facciata in stile romanico e portali gotici. È l'ultimo esempio di casa patrizia sopravvissuto ad Imola. È stato restaurato nel 1890-91 e nel tempo è stato proprietà di diverse famiglie. Attualmente è di proprietà privata e visibile solo dall'esterno.

Palazzo Pighini, casa patrizia medievale

Palazzo Pighini, casa patrizia medievale

Lo storico palazzo Pighini sorge nel cuore di Imola, presenta una severa facciata in stile romanico sulla quale spiccano strettissime monofore, una bifora disposta irregolarmente, quattro bei portali gotici di misura diversa e una leggera scarpata alla base.

Il monumento conserva ancora l’aspetto originale ed è l’ultimo esempio di casa patrizia di epoca medievale sopravvissuto ad Imola. Edificato nella seconda metà del ‘200, probabilmente ad opera di Bernardino dei conti di Cunio, il quale fu podestà della città per più anni. La presenza dell’antica famiglia Cunio a Imola è documentata a partire dal 1186. Nel secolo XIV il monumento divenne la sede del podestà, i quali lo abitarono con i propri cari e vi esercitarono la professione. Più tardi il palazzo passò ai Troni e quindi al conte Tommaso Gessi che tra il 1890 ed il 1891 ne curò il restauro della facciata con il concorso anche del Comune. L’esterno dell’edificio nella parte inferiore era pressoché identica allo stato attuale, nella parte superiore erano invece presenti sette finestrelle quadrangolari. Durante l’intervento venne rimesso il gocciolatoio come si trova nell’antica facciata di ponente, inoltre vennero svolti degli interventi nelle finestre del piano superiore. Transitata la proprietà al Credito Romagnolo, venne svolto un completo restauro esterno ed interno rispettando e ricercando per quanto possibile le forme originarie. La casa attigua al palazzo appartenne nei secoli XV e XVI alla famiglia dei Tartagna e nel tempo venne acquistata dai Pighini e incorporata nello storico palazzo. Anticamente sul retro del monumento esisteva un appezzamento di terreno, noto come guasto dei Pighini, acquistato dalla famiglia Sassatelli per edificarvi le stalle. L’edificio sito in via Appia 18 è attualmente di proprietà privata e lo si può ammirare in tutta la sua bellezza solamente dall’esterno.

Andrea Podestà