’Pizza senza frontiere’. Pasini e Nassif spopolano ai campionati mondiali

Ottimi risultati alla manifestazione andata in scena a Rimini .

’Pizza  senza frontiere’. Pasini e Nassif spopolano ai campionati mondiali

’Pizza senza frontiere’. Pasini e Nassif spopolano ai campionati mondiali

E’ un bottino ricchissimo quello conquistato nei giorni scorsi dai pizzaioli imolesi al campionato del mondo ‘Pizza senza frontiere’ di Rimini. E se per Daniele Pasini, pluridecorato titolare di Pizza Acrobatica in via della Milana, l’alloro iridato per la pizza più grande non è più una novità, la new entry si chiama Shady Nassif al timone di Ci.Bò di viale Andrea Costa. Ma andiamo con ordine. Pasini, con una pizza di 100 centimetri di diametro, ha sbaragliato ancora una volta tutta la concorrenza staccando il suo diretto avversario di ben 8 centimetri: "E con questo sono più di una decina i titoli mondiali della specialità finiti nella mia bacheca tra Parma, Rimini (dove era salito sul gradino più alto del podio anche lo scorso anno, ndr) e Napoli – racconta l’autentico primatista della città –. Non è stato facile perché la pasta, questa volta, era più tosta da lavorare rispetto al passato. Adesso non mi voglio più fermare e ho messo nel mirino il campionato di Parma in programma ad aprile". La prima volta sul podio, invece, non si scorda mai. Gongola Shady Nassif per la sua seconda posizione nella categoria ‘Pizza classica più buona’ materializzata con un blitz a quattro mani insieme all’amico chef Antonio Di Cesare, ex dell’Osteria Callegherie di Imola e ora al lavoro all’azienda ‘Il Colombarotto’ nei pressi di Altamura. Un’impresa di gusto articolata in più fasi: preparazione dell’impasto con relativa stesura, cottura, preparazione della farcitura e presentazione ai giudici del prodotto finale. "Abbiamo ottenuto 888 punti e per tre sole lunghezze non abbiamo centrato la medaglia d’oro – spiega soddisfatto Nassif –. Impasto, pomodorini gialli per la base, olio ligure e mozzarella molisana ‘Biancospino’ sono gli stessi che uso nella mia pizzeria Ci.Bò. Poi ci abbiamo messo uova di quaglia impanate con pasta kataifi, carciofi di stagione, pomodorini datterini rossi e gialli e spuma di parmigiano stagionato 40 mesi". Un capolavoro che ha incantato la giuria: "La valutazione era incentrata sulla qualità dell’impasto, la cottura, l’innovazione della proposta ed il gusto finale – continua –. Quello che mi porto dentro è una splendida esperienza di amicizia vera con Antonio. Abbiamo lavorato tanto per creare questa pizza. Ogni singola sfumatura è stata pensata a fondo, provata e migliorata prima della gara. Un bel gioco di squadra e una bella testimonianza della sinergia che si può creare tra professionalità e titolari di locali diversi. Alla faccia di chi parla di invidie". Per Nassif, che in terra rivierasca ha raccolto pure un 34esimo posto nella categoria ‘Pizza classica’ su 140 partecipanti, è stata una grande gioia dopo l’incubo alluvione della scorsa primavera che aveva provocato danni alla sua abitazione. Mattia Grandi