Claudio Bolognesi
Cronaca

Castel San Pietro Terme, rivoluzione all’alberghiero Scappi: "A scuola solo dal lunedì al venerdì"

L’istituto vara la settimana corta, possibilità sfruttata finora solo da un numero limitato di realtà. La dirigente Parma: "Favorirà in particolar modo gli studenti che arrivano da lontano e fanno viaggi faticosi".

Rivoluzione all’alberghiero Scappi: "A scuola solo dal lunedì al venerdì"

Rivoluzione all’alberghiero Scappi: "A scuola solo dal lunedì al venerdì"

Castel San Pietro Terme (Bologna), 5 giugno 2024 – Settimana corta dal lunedì al venerdì, e sabato e domenica lontani dai banchi di scuola. È svolta storica per l’Istituto Alberghiero ‘Bartolomeo Scappi’, che ha ricevuto l’assenso definitivo per variare la propria settimana accorciandola di un giorno, aderendo a una vera e propria rivoluzione (adottata in tutta Italia da un numero di scuole ancora ridotto) che porterà, come spiegato dalla dirigente Scolastica dell’istituto di viale Terme, Patrizia Parma, soltanto benefici sotto ogni punto di vista.

"Lavoriamo dallo scorso anno a questa modifica, aver ricevuto il definitivo assenso significa aver raggiunto un traguardo importantissimo. Importante per gli studenti e le famiglie, essenziale dal punto di vista del risparmio energetico, fondamentale anche per l’organizzazione scolastica degli insegnanti", commenta con tono entusiastico Parma, che annuncia dunque l’adozione della settimana corta a partire dall’anno scolastico che partirà tra tre mesi.

Secondo la nuova organizzazione della settimana, "ci saranno tre orari di uscita: alle 13.30, alle 14.30 e alle 16.30. Il sabato a casa – aggiunge Parma -, favorirà in particolar modo i tanti studenti che risiedono in comuni lontani come Castelfranco Emilia, Loiano, Monghidoro, costretti fino a quest’anno sei giorni su sette a sobbarcarsi un viaggio con mezzi pubblici lungo e faticoso".

E proprio il tema del trasporto pubblico è stato l’ago della bilancia dell’accordo, trovato con Città Metropolitana e Tper, ci tiene a precisare la Dirigente Parma, "senza attivare alcuna corsa straordinaria. Gli orari di uscita, infatti, coincideranno con le corse dei mezzi pubblici già esistenti, e dunque questa variazione non costringerà all’esborso di risorse in più per avere corse eccezionali per i soli studenti". Un impatto importante la settimana corta l’avrà dal punto di vista dei consumi perché, chiaramente, con l’istituto chiuso due giorni alla settimana, "gli impianti ‘lavoreranno’ molte meno ore, permettendo una riduzione importante dei costi, con impatto favorevole anche dal punto di vista dell’ambiente". Rivoluzione epocale anche dal punto di vista degli insegnanti, perché "avremo tutti i docenti in istituto nei cinque giorni della settimana, e tutti avranno ovviamente il sabato come giorno libero, oltre alla domenica". Vien da se che già in fase di presentazione del progetto di settimana corta "abbiamo trovato accoglimento pieno sia del collegio dei docenti che del Consiglio d’Istituto", e i restanti apprezzamenti sono naturalmente arrivati dalle famiglie "perché questo cambiamento creerà tempo libero concreto in primis proprio per le famiglie e per gli studenti".