Rocca, la Sala Grande riapre dopo il maxi-progetto di restauro

La Sala Grande della Rocca di Dozza riapre al pubblico dopo un restauro conservativo, valorizzando il patrimonio storico e artistico del castello. Un investimento per il futuro e la cultura.

Rocca, la Sala Grande riapre dopo il maxi-progetto di restauro

Rocca, la Sala Grande riapre dopo il maxi-progetto di restauro

Tempo di riapertura al pubblico, dopo i lunghi mesi di restauro conservativo, per la Sala Grande della Rocca di Dozza. Si tratta di uno degli ambienti più iconici dell’antico castello che domina il borgo dei muri dipinti, porta d’acceso al piano nobile. Un luogo che, nel corso degli anni, ha ospitato eventi culturali, concerti, matrimoni, conferenze e molto altro. Un mirato processo di riqualificazione sfociato nel recupero delle strutture architettoniche originali e nel rinnovo degli impianti. Senza dimenticare il restauro di alcuni capolavori conservati al suo interno. Nello specifico, spazio alla capillare campagna stratigrafica del soffitto voltato e delle pareti, alla pulitura delle superfici e al consolidamento di lacune e fratturazioni a livello sia strutturale che pittorico. Ma anche al ripristino dei quattro grandi ritratti realizzati da Felice Torelli, comprensivi di cornice dorata, e alla manutenzione conservativa del grande stendardo con stemma della famiglia Malvezzi-Campeggi di manifattura italiana risalente al XVII secolo. A corredo, via libera alla sistemazione degli infissi e al nuovo impianto di illuminazione più funzionale alla resa estetica e alla fruibilità dell’ambiente. Un intervento ideato, realizzato e in parte finanziato dalla Fondazione Dozza Città d’Arte (circa 140mila euro il costo complessivo delle opere, ndr), con il patrocinio dell’amministrazione comunale che detiene la proprietà della fortezza dal 1960, con risorse provenienti anche dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, da Tiziano Grandi e da altri mecenati dell’Art Bonus. "Restaurare beni storici – commenta Simonetta Mingazzini, presidente della fondazione dozzese – è il mezzo più efficace per valorizzare il patrimonio pubblico. Sono i soldi spesi meglio poiché consentono di aumentare le conoscenze e richiamare l’interesse dei visitatori. Un vero investimento sul futuro". Soddisfatto anche il sindaco Luca Albertazzi: "Quella che stiamo scrivendo a più mani, per quanto riguarda il processo di valorizzazione del patrimonio culturale, storico e monumentale del paese, è una storia più unica che rara. In questi dieci anni abbiamo investito risorse e alimentato con energia ogni opportunità di miglioramento del comparto".