Serata sulla violenza di genere, duecento partecipanti

Più di 200 persone partecipano a un incontro pubblico su violenza di genere a Castel Guelfo. L'evento, organizzato dal Comune e i Carabinieri, mira a promuovere la tutela delle vittime e coinvolge diverse istituzioni locali. La comunità è vista come una rete protettiva per i cittadini vulnerabili. L'iniziativa è stata ben accolta e ha contribuito a promuovere la cultura del confronto e dell'approfondimento.

Qualche sera fa più di 200 persone hanno preso parte all’incontro pubblico ‘Violenza di genere – Codice rosso e tutela concreta delle vittime’ alllo Spazio Tengo del nuovo centro direzionale Coop Reno a Castel Guelfo. Un evento organizzato dal Comune guidato da Claudio Franceschi in collaborazione con i Carabinieri. Erano presenti Enzo Risso, direttore scientifico di Ipsos, il maggiore Andrea Oxilia, alla guida della Compagnia dei Carabinieri di Imola, il comandante del Norm Gino Lifrieri e Luca Filopei della tenenza di Medicina. C’erano anche Fausto Tinti e Matteo Montanari in rappresentanza delle comunità di Castel San Pietro e Medicina. Tanti i temi toccati: la convinzione è che occorra una profonda riflessione e l’azione coordinata di tante componenti del tessuto sociale. Come ha rimarcato Eleonora Negroni, assessora guelfese alle pari opportunità: "La comunità può essere una rete positiva e trasformarsi in una componente protettiva nei confronti delle fragilità e delle vulnerabilità dei cittadini - ha detto al termine della serata -. Un evento davvero ben riuscito che ha visto la collaborazione di enti diversi del territorio per un obiettivo condiviso". Molto soddisfatto anche il padrone di casa Andrea Mascherini, presidente di Coop Reno: "Siamo contenti di aver contribuito alla realizzazione di un evento così partecipato e gradito alla platea – ha sottolineato -. Con iniziative di questo genere, utili ad alimentare la cultura del confronto e dell’approfondimento di temi sensibili e delicati per la comunità, diamo forma all’idea posta alla base della genesi del nostro auditorium: quella di diventare una location aperta e fruibile dalla cittadinanza".