"Cosa si fa a Imola?" è finalmente una domanda che avrà delle risposte.
A inizio marzo è infatti nata la pagina Instagram "safesegnaimola". Un’idea nata dalla mente di un gruppo di giovani imolesi: Gemma Muscari, Fabio Ehrenofer Emanuele Lauro, Nicolas Gaudenzi, Luigi Minoccari, Stefano Bottau e tanti altri ancora. I ragazzi, tra i 18 e i 24 anni, hanno avvertito infatti un’esigenza comune: utilizzare i social per pubblicizzare le attività di Imola, a loro parere poco note. "E’ stata principalmente un’idea mia e di Fabio – racconta Gemma –. Ci siamo resi conto che a Imola e nel circondario ci sono tante iniziative, a partire dalle serate fino alle rassegne, ma non tutte sono molto conosciute".
"Sapevamo che c’era un sito di riferimento – spiega Fabio Ehrenhofer –. Però, a parere nostro, era necessario qualcosa di più immediato, non solo per far conoscere le attività, ma anche i collettivi e le piccole realtà, specialmente per i giovani e i fuorisede. Questa iniziativa può essere un riferimento per tutti".
E il social scelto è stato Instagram. "E’ uno dei social più usato e poteva rappresentare una buona soluzione – sottolinea Fabio –. Verso fine novembre è nata l’idea, abbiamo anche girato diversi locali per sapere se potessero contattarci per pubblicizzarli e la nostra iniziativa è stata accolta con entusiasmo, specialmente perché è frutto di un’attività gratuita".
Un progetto che sta dando i suoi risultati e ha già la sua notorietà, tanto che, a meno di un mese dalla sua nascita, la pagina conta giù quasi 2.000 followers e continua ad essere in crescita. "Molte attività ci ringraziano, specie quelle più piccole, che fanno molta fatica a farsi conoscere", fa notare Luigi.
"Ovviamente non conosciamo ancora tutte le realtà del territorio – racconta Emanuele –. Però siamo aperti a tutte le iniziative del circondario, anche verso la Vallata del Santerno. Per ora siamo arrivati fino a Riolo".
Una iniziativa che è quindi in piena espansione e che raccoglie tanti consensi. La gestione della pagina rappresenta un impegno giornaliero a cui i ragazzi dedicano almeno un’oretta, con una organizzazione ben precisa. "Ci siamo divisi per attività: ognuno di noi si occupa di una delle cinque categorie: serate, cultura, attualità, eventi del territorio e cinema. Se poi qualcuno viene a sapere di un evento in più che non c’entri con ‘la sua materia’, lo inviamo al gruppo whatsapp", spiega Emanuele "Di base facciamo due post a settimana per le serate, per il resto un post a settimana. Ci sentiamo in continuazione per capire quando e cosa postare".
Il nome, ‘Sa fasegna’ tradotto dal romagnolo "cosa facciamo?" è stato frutto di numerose discussioni e confronti. "Abbiamo fatto tanti sondaggi per capire il nome, con i gruppi dei nostri amici – racconta Nicolas –. Ci siamo confrontati un po’ in giro, poi una ragazza del nostro gruppo ha avuto l’idea del nome in romagnolo".
"Abbiamo notato che i più piccoli avrebbero preferito uno slang inglese – conclude Stefano, autore del logo della pagina –. Però abbiamo optato per il dialetto. Anche perché vogliamo richiamare il senso di appartenenza che abbiamo con Imola e il territorio".