Stilisti ‘made in Imola’. La moda di Amoor conquista vip e sportivi

Frida Memetaj e Fabio Carrelli puntano sul mercato internazionale "Tante opportunità in Oriente, tutti i nostri prodotti sono fatti a mano".

Stilisti ‘made in Imola’. La moda di Amoor conquista vip e sportivi

Stilisti ‘made in Imola’. La moda di Amoor conquista vip e sportivi

Vedere i propri capi di abbigliamento sfilare sulle passerelle di mezzo mondo e indossati dalle star. E’ questo il sogno di Frida Memetaj e Fabio Carrelli, giovani timonieri del fashion brand Amoor con negozio nel centro storico di Imola al civico 253 di via Emilia. Amici da una vita, appassionati di moda, spiccata vena artistica e un pizzico di estrosità che non guasta mai. Poi, la grande abilità con la macchina da cucire per dare una seconda chance a quegli scampoli di tessuto che, applicati su giacche, felpe, t-shirt e pantaloni si trasformeranno in opere d’arte uniche: "L’idea di creare un brand ci è venuta durante il lockdown pandemico – raccontano Memetaj e Carrelli –. Il desiderio era quello di fare qualcosa di nostro, con una certa voglia di esprimersi, dopo le rispettive esperienze professionali da dipendenti. La moda per noi è sempre stata una passione ma ora è diventata un lavoro".

I primi passi sul web con le vendite online partite a gonfie vele poi tante fiere di settore, campionari e incontri per sbarcare sul mercato che conta. Senza perdere di vista le origini: "La scelta di aprire nel centro storico? Imola è un bel biglietto da visita. La nostra città è famosa in tutto il mondo per l’autodromo e la Formula 1 – aggiungono i due –. Tanti imolesi vanno a Bologna per guardare le vetrine e fare acquisti ma ci piacerebbe promuovere anche il percorso inverso. Con i giusti stimoli non è impossibile. Dal canto nostro mettiamo una serie di prodotti che escono dagli schemi tradizionali". Produzione artigianale, molte ore dedicate alle operazioni di sartoria e una filosofia green che strizza l’occhio alla sostenibilità (una parte dei ricavi di vendita serve per piantumare nuovi alberi, ndr) e al refresh: "Il ciclo produttivo di alcune giacche raggiunge anche l’intero mese di lavorazione – spiegano Memetaj e Carrelli –. Tutto viene fatto rigorosamente a mano e ogni indumento è diverso dall’altro. Fantasia, stravaganza, arte ed estro sono gli ingredienti che utilizziamo anche per personalizzare i vestiti che ci portano i clienti da casa. Gli diamo una seconda vita".

Stilisti ‘made in Imola’ che hanno già riscosso l’attenzione dei big: "Da Rose Villain a Gianluca Vacchi – svelano –. Ma anche Gabry Ponte, Rosa Chemical, Tony Effe, la campionessa Federica Pellegrini e i nuotatori Simone Cerasuolo e Federico Poggio. Senza dimenticare le stelline del piccolo schermo Nikita Pelizon, Sophie Codegoni, Alessandro Basciano e le giornaliste Federica Masolin e Mara Sangiorgio".

Nell’elenco c’è anche una giacca donata in occasione dell’Imola Summer Sound con l’autografo di Sfera Ebbasta e tanti altri: "A gennaio siamo stati alla Paris Fashion Week dove abbiamo gestito il nostro temporary shop – confida la coppia –. I giovani amano le nostre creazioni e all’estero, soprattutto in Oriente tra Giappone e Corea del Sud, c’è grande attenzione e rispetto per il made in Italy". Con le idee chiare per il futuro: "Alzare l’asticella e sognare in grande – concludono Memetaj e Carrelli –. Aprire un negozio in una grande città, avere rivenditori in tutta Italia e conquistare la copertina di Vogue".