ENRICO AGNESSI
Cronaca

Street tutor in giro per la città. Rimarranno fino al 31 agosto. FdI: "È solo fumo negli occhi"

L’amministrazione affida i controlli sulla movida alla ditta Magnum Exclusive: costeranno oltre 32mila euro. Il consigliere meloniano Carapia: "Servono interventi più concreti. Questa figura da sola non basta".

Street tutor in giro per la città. Rimarranno fino al 31 agosto. FdI: "È solo fumo negli occhi"

Street tutor in giro per la città. Rimarranno fino al 31 agosto. FdI: "È solo fumo negli occhi"

Street tutor al lavoro in città almeno fino al 31 agosto. Così ha deciso il Comune, che nei giorni scorsi ha affidato il servizio alla ditta bolognese Magnum Exclusive per un importo di oltre 32mila euro più Iva (22 euro a operatore per ogni ora di servizio). Tale provvedimento prende le mosse dal progetto presentato a settembre 2023 dal Municipio, sulla base delle esperienze avute con gli street tutor nei due anni precedenti, dal titolo ‘Per una buona movida’. Un piano che la Regione, come da richiesta del Comune, ha finanziato con 40mila euro a fronte di una spesa complessiva di 50mila euro. L’impiego degli street tutor in quelle che la Prefettura di Bologna definisce "attività di prevenzione dei rischi e di mediazione dei conflitti in spazi adiacenti ai locali e ai luoghi nei quali si svolgono eventi pubblici" continua però a far discutere. E in particolare, a non essere digerito dalle forze politiche di opposizione.

Presenti a Imola dal 2021, queste nuove figure professionali fanno riferimento al comando di Polizia locale. E operano in orari decisi di concerto tra amministrazione comunale e i vertici di via Pirandello. Lo scorso anno hanno prestato servizio, quasi sempre in coppia, da gennaio a luglio. Si sono visti, secondo il report stilato dal Comune, in varie zone della città durante le serate del weekend. E ancora, durante l’evento ‘Il centro fiorisce’ a maggio e, sempre lo stesso mese, durante Anteprima Baccanale. Ma sono stati utili, probabilmente per sorveglianza e presidio nel periodo in cui si rischiava lo sciacallaggio nelle case evacuate, anche durante l’alluvione. Hanno lavorato alla Fiera agricola del Santerno di giugno, in Pedagna (dove la scorsa estate scorrazzava una baby gang) e durante la Superbike a luglio (più concerto dei Placebo). I loro servizi sono costati poco meno di 28mila euro.

"Gli street tutor non sono che una figlia di fico rispetto a una realtà che necessita di ben altri interventi, più concreti e incisivi – protesta il consigliere comunale Simone Carapia (Fratelli d’Italia) –. Non chiediamo al primo cittadino di fare il supereroe, ma di dedicare quantomeno alla propria comunità sul tema sicurezza lo stesso impegno profuso sui propri canali social. La figura degli street tutor non è sufficiente per arginare certe situazioni; e il ruolo di mediatori di risse è limitato e irrisorio. E in più gli interventi non sono registrati, quindi non si ha un vero e proprio riscontro sull’attività che svolgono". Da qui i dubbi dell’esponente di opposizione: "Più che questi servizi che gettano fumo negli occhi ai cittadini ignari, mi auguro che chi governa assuma agenti di polizia locale visto che in alcune giornate, nonostante le tante nuove macchine, non si è stati in grado di fare una pattuglia che potesse uscire a livello circondariale".