ENRICO AGNESSI
Cronaca

Tariffa puntuale sui rifiuti. Il Comune fa i calcoli:: "Si pagherà di meno"

Il Comune ipotizza un incasso inferiore di 170mila euro rispetto alla vecchia Tari. Domani in commissione le agevolazioni. Ecco come è possibile risparmiare.

Tariffa puntuale sui rifiuti. Il Comune fa i calcoli:: "Si pagherà di meno"

Tariffa puntuale sui rifiuti. Il Comune fa i calcoli:: "Si pagherà di meno"

Un montante di 9,6 milioni, circa 170mila euro in meno rispetto alla vecchia Tari. Dunque, almeno sulla carta, nessun aumento. E la possibilità, per i cittadini che staranno attenti a non superare il limite dei conferimenti previsti, di risparmiare qualcosina. Eccolo qui, dopo mesi di polemiche e simulazioni, il costo della (contestatissima) Tariffa corrispettiva puntuale sui rifiuti.

Entrato formalmente in vigore già a inizio anno, il nuovo sistema di calcolo torna domani in commissione prima del via libera (martedì in Consiglio comunale) all’articolazione tariffaria e alla definizione delle agevolazioni. In attesa dell’arrivo delle prime bollette, e soprattutto di poter fare i confronti a fine anno, confermati gli sconti per chi fa compostaggio; per chi usa il servizio in maniera stagionale o comunque non continuativa; per chi porta i rifiuti alla stazione ecologica; per chi deve smaltire pannolini o pannoloni.

Come accennato all’inizio, per il servizio gestito dal Raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Hera, società cooperativa Giacomo Brodolini e Consorzio stabile EcoBi, il Municipio pagherà 9 milioni e 645mila euro, contro i 9 milioni 815mila euro dello scorso anno per la Tari.

E la vecchia battaglia (in ballo due milioni di euro) contro Atersir, che secondo il Comune ha fatto pagare troppo il servizio negli anni scorsi, costringendo i cittadini a sborsare una cifra più alta del dovuto? La delibera che verrà approvata martedì "viene assunta al solo fine di consentire l’imprescindibile prosecuzione del servizio di gestione dei rifiuti urbani a beneficio dei cittadini", si legge nel documento della Giunta. E "in nessun modo costituisce acquiescenza rispetto ai contenuti del Piano economico finanziario 2024, con riferimento al quale continuano a valere tutte le contestazioni già avanzate dal Comune in sede amministrativa e in sede giudiziale", recitano sempre le carte del Municipio.

Sì perché, in primo grado, il Tar ha dato ragione alla Giunta; ma Atersir ha presentato appello al Consiglio di Stato. Nell’attesa, la delibera al vaglio di maggioranza e opposizione "non comporta alcuna rinuncia agli effetti della sentenza 26 maggio 2023 – concludono dal Municipio – né al connesso giudizio di ottemperanza instaurato dal Comune nei confronti di Atersir dinanzi al medesimo Tar".