REDAZIONE IMOLA

Tonelli a capo di ’Sicurezza e Immigrazione’

La riorganizzazione dei dipartimenti tematici della Lega vede l'ex deputato Gianni Tonelli assumere il ruolo chiave di Sicurezza e Immigrazione, con l'obiettivo di rilanciare il partito in vista delle elezioni del 2027. Tonelli punta a portare la sua esperienza nel settore per affrontare le sfide legate alla sicurezza e all'immigrazione, criticando le politiche passate e sottolineando l'importanza di un approccio regolamentato e controllato.

La riorganizzazione dei dipartimenti tematici della Lega vede l'ex deputato Gianni Tonelli assumere il ruolo chiave di Sicurezza e Immigrazione, con l'obiettivo di rilanciare il partito in vista delle elezioni del 2027. Tonelli punta a portare la sua esperienza nel settore per affrontare le sfide legate alla sicurezza e all'immigrazione, criticando le politiche passate e sottolineando l'importanza di un approccio regolamentato e controllato.

La riorganizzazione dei dipartimenti tematici della Lega vede l'ex deputato Gianni Tonelli assumere il ruolo chiave di Sicurezza e Immigrazione, con l'obiettivo di rilanciare il partito in vista delle elezioni del 2027. Tonelli punta a portare la sua esperienza nel settore per affrontare le sfide legate alla sicurezza e all'immigrazione, criticando le politiche passate e sottolineando l'importanza di un approccio regolamentato e controllato.

Nell’ambito della riorganizzazione dei dipartimenti tematici della Lega, che il segretario Matteo Salvini ha spiegato servirà a "dare nuovo slancio al partito" e a "costruire la vittoria anche alle elezioni politiche del 2027", l’imolese Gianni Tonelli si ritaglia un posto importante. L’ex deputato, che nel 2022 è rimasto fuori per un soffio dal Parlamento, eredita infatti il comparto ‘Sicurezza e Immigrazione’ dall’attuale sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni.

"Ma in questi due anni non mi sono mai fermato – sottolinea Tonelli, presidente onorario del Sindacato autonomo di polizia –. Ho continuato l’attività politica facendo presentare decine di emendamenti al decreto legge Sicurezza passato l’altro giorno alla Camera. Ringrazio Salvini, mi ha affidato un incarico importante: la sicurezza è uno dei temi principali nel dibattito politico, l’elemento base sul quale costruire il resto delle cose importanti per una società".

Un tema che l’ex poliziotto Tonelli, per anni impegnato nel sindacato, conosce bene. "Sorrido quando sento la sinistra chiedere al Governo più uomini alle forze dell’ordine – attacca Tonelli – quando ho dovuto fare 61 giorni di sciopero della fame perché la riforma Madia ne aveva tagliati 43mila. Dal 2018 siamo però impegnati, compatibilmente con la situazione dei conti pubblici, nel potenziamento degli organici ridotti costantemente per troppi anni. Guardi Imola: prima c’erano due o tre pattuglie della polizia al giorno, oggi se va bene riusciamo a vedere una volante. Eppure è una città impegnativa". Altro fronte sul quale sarà chiamato a lavorare Tonelli è quello dell’immigrazione. "Uno dei primi problemi del Paese – afferma il leghista –. Se ne sono resi conto in tutta Europa, anche chi 20 anni fa si ergeva a modello e oggi si ritrova nei guai. Un’immigrazione incontrollata crea frizioni. Possiamo avere necessità di importare manodopera dall’estero, ma va tutto regolamentato, controllato e gestito. C’è un’infinità di persone che speculano sulle difficoltà esseri umani. E quello a Salvini è un processo politico, un autogol colossale della magistratura; al di là di come andrà. Lo ius scholae? Folle. La cittadinanza non va legata a un titolo di studio ma alla consapevolezza, alla volontà, all’adesione ai nostri valori e al vivere civile".

Al di là di tutto la riorganizzazione della Lega messa in atto da Salvini è il tentativo di rilanciare un partito in crisi tanto a Imola quanto a livello nazionale. "Dal 2014 il consenso è sempre stato in continuo movimento – è la lettura di Tonelli –. Il nostro progetto è però attuale e validissimo, che si sostanzia non tanto in una posizione di carattere ideologico quanto nel buonsenso e nelle capacità amministrative".

Enrico Agnessi