Trattori, la mobilitazione. Oggi blitz nel Ravennate. La protesta non si ferma: "Restiamo fino a giovedì"

Corteo dei manifestanti e poi il ritorno nel parcheggio sulla San Carlo. La rabbia degli agricoltori: "Vorremmo che la Meloni venisse qui...". .

Trattori, la mobilitazione. Oggi blitz nel Ravennate. La protesta non si ferma: "Restiamo fino a giovedì"

Trattori, la mobilitazione. Oggi blitz nel Ravennate. La protesta non si ferma: "Restiamo fino a giovedì"

Nuovo corteo di trattori in programma oggi, con partenza intorno alle 10 e diretto verso Massa Lombarda. Non si ferma la protesta degli agricoltori. È passata esattamente una settimana da quando il parcheggio parallelo alla San Carlo, vicino al casello dell’A14 di Castel San Pietro, si è trasformato in un accampamento di agricoltori che protestano, provenienti da tutta la provincia, ma anche dal Ravennate, dal Ferrarese e da altre zone. Una settimana che non ha mancato di creare del disagio, tra cortei di centinaia di trattori che hanno sfilato lenti per ore, e blocchi al casello.

In origine si era parlato di una settimana di presidio, ma gli agricoltori hanno deciso di andare avanti e per questa mattina è previsto un nuovo "attacco", secondo la terminologia usata dai manifestanti. Ovviamente un "attacco" pacifico, si tratterebbe infatti di un nuovo corteo in direzione Massa Lombarda che dovrebbe ostruire il traffico per alcune ore a partire dalle dieci.

I manifestanti – che hanno raccolto diversi attestati di solidarietà dai cittadini – non hanno ottenuto le risposte che volevano dal governo. "Vogliamo che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni venga qui – aveva detto uno degli agricoltori – , o che faccia qualcosa di più concreto per aiutarci, perché l’agricoltura sta morendo". Le proteste hanno molte ragioni, dal prezzo pagato dalla grande distribuzione per frutta e verdura – al centro anche del messaggio letto nei giorni scorsi da Amadeus in diretta televisiva durante il Festival di Sanremo –, al ’Green Deal europeo’ che prevede norme finalizzate a rendere il settore primario meno inquinante, ma che risulta particolarmente incisivo e oneroso in particolare per le piccole e medie imprese del nostro Paese. Dall’imposizione del riposo per il 4 per cento dei terreni a limiti più stringenti sull’uso di pesticidi, un punto sul quale si è registrata una marcia indietro che però ancora non soddisfa gli agricoltori.

Infine, gli imprenditori romagnoli in particolar modo non mancano di ricordare il senso di abbandono che hanno percepito dopo le alluvioni di maggio 2023. Come tengono a specificare gli agricoltori, ogni protesta viene concordata con le autorità, a seguito di lunghe riunioni con il questore: "Vogliamo fare tutto nella massima legalità. Ovviamente c’è l’obiettivo di creare del disagio, certo, ma nei limiti del sopportabile – hanno detto nei giorni scorsi –. Altrimenti ci si riversa tutto contro".

Il ‘campo base’ degli agricoltori presidierà al casello per qualche altro giorno, forse fino a giovedì. Dopodiché il folto gruppo di manifestanti si sposterà venerdì a Modena con i mezzi agricoli per unirsi ad altri trattori del nord Italia.

Francesca Pradelli