Trattori, protesta soft: "Portiamo frutta all’outlet"

Dopo i cortei degli scorsi giorni, oggi niente blocco del casello autostradale. Gli agricoltori parleranno dei problemi con i cittadini, regalando prodotti.

Trattori, protesta soft: "Portiamo frutta all’outlet"

Trattori, protesta soft: "Portiamo frutta all’outlet"

È stata una giornata di tregua, quella di ieri, per le proteste degli agricoltori. Dopo il blocco dell’ingresso autostradale di Castel San Pietro di lunedì e le marce dei trattori di martedì e giovedì, quella di ieri è stata una giornata di confronto. Dopo una lunga riunione durata fino alle 17 inoltrate i protestanti hanno deciso di organizzare un altro "attacco" – pacifico – nella giornata di sabato.

Un ‘attacco’ che sarà meno ’massiccio. Consapevoli del supporto ricevuto dai cittadini, gli agricoltori si dirigeranno verso l’outlet. Questa volta non per bloccare il traffico, ma per regalare mele, arance e altri prodotti delle imprese e sensibilizzare i cittadini a contribuire alla rinascita dell’agricoltura. Un gesto di ‘pace’, ma sempre con un unico obiettivo: quello di richiamare l’attenzione delle istituzioni locali e internazionali. Si fa appello in particolare alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: "È l’unica – dicono gli organizzatori – che può fare qualcosa di concreto per aiutarci". Lo spostamento dei trattori e dei camioncini verso l’Outlet di Castel Guelfo avverrà con la guida e con il presidio delle forze dell’ordine, affinché la protesta mantenga l’aspetto pacifico e legale che ha avuto finora.

La protesta mette al centro numerosi temi: l’aumento dei costi delle sementi, la tassazione, le regole europee, i prezzi i quali vengono acquistati i prodotti. Nel caso degli agricoltori romagnoli, si aggiunge un senso di abbandono da parte dello Stato a seguito dell’alluvione che ha colpito il nostro territorio a maggio 2023. "A metà maggio, un intero raccolto di patate mi è completamente finita sott’acqua– racconta un agricoltore – non si è salvato niente. Questo non ha fatto altro che peggiorare nuovamente la situazione economica della mia azienda, già di per sé instabile da più di un decennio".

Molti non mancano di sottolineare come la situazione del settore primario fosse già di per sé estremamente precaria. "L’agricoltore sta morendo" continua a recitare il fantoccio appeso a un trattore, all’ingresso del parcheggio parallelo alla strada, dove una parte dei protestanti è fermo "stabilmente" da lunedì. Il presidio continuerà sicuramente fino a domenica, ma i permessi sono stati in ogni caso prorogati fino a giovedì prossimo. Non si esclude quindi che l’accampamento possa prolungarsi ulteriormente.

Francesca Pradelli