Dozza, "Via i cartelli sul no ai rifiuti". Bagarre politica verso il voto

Interviene la polizia locale, il sindaco: "Noi non c’entriamo". Mainieri: "Mai successo in passato" .

"Via i cartelli sul no ai rifiuti". Bagarre politica verso il voto

"Via i cartelli sul no ai rifiuti". Bagarre politica verso il voto

"No rifiuti a Dozza". Una semplice scritta ma con un grosso significato. Ovvero, "nessun impianto di smaltimento rifiuti nel nostro territorio". Le vie del comune si iniziano così a riempire di cartelli, all’interno di proprietà private, con il pensiero espresso dai cittadini negli striscioni. La polizia locale, a quel punto, dopo aver ricevuto varie segnalazioni dai residenti, informa i proprietari delle case di togliere le scritte esposte. Il comitato dei cittadini, che dal 2021 porta avanti una battaglia per evitare la costruzione dell’impianto, tanto da raccogliere oltre 1.800 firme, non ci sta. Fa lo stesso il candidato sindaco Luca Mainieri che parla di "censura, con il rischio di vedere dietro a una normale e civile protesta una strumentalizzazione politica". Quello sfruttamento che invoca anche l’attuale sindaco Luca Albertazzi, alla ricerca del tris da primo cittadino: "L’amministrazione non c’entra nulla con quanto fatto dalle forze dell’ordine". Un botta e risposta continuo quindi sull’ex area Martelli che va avanti ormai da diversi mesi. Un tema caldo in vista delle elezioni amministrative dell’8 e del 9 giugno. Gabriele Ceroni, vicecomandante della polizia locale, nei giorni scorsi aveva parlato di "lamentele dei residenti del borgo storico, via Pec, sulle scritte, viste come deturpanti per l’immagine". Ma poi, dopo le segnalazioni e gli avvertimenti citando il regolamento di polizia urbana, nessuna sanzione. Ovvero, la regola non è ancora stata applicata e non si sono visti verbali. Ma questa "intimazione immediata per la rimozione dei cartelli – spiega Mainieri – è di responsabilità del sindaco il quale ha un controllo diretto sul svolgimento dei servizi dalla polizia locale". Poi il paragone con i cartelli esposti sul Covid, su Giulio Regeni e sugli agricoltori. "Mai in passato era stato impedito di apporli", sentenzia Mainieri. Pronta la risposta del sindaco Albertazzi: "Le forze dell’ordine si sono mosse autonomamente dopo le segnalazioni, rispettando il ruolo. Noi cosa c’entriamo? E poi non capisco la funzione dei cartelli visto che tutta la politica locale è contraria. Andrebbero esposti altrove. Mi sa tanto di strumentalizzazione politica che a tutto serve fuorché a rappresentare le motivazioni del no come invece sta facendo l’amministrazione".