
Alcuni danni al Villaggio della Salute Più
Maxi-cuscini stesi nella sala della torre per far dormire gli ospiti, terme e ambulatori invasi dall’acqua, pavimenti esterni saltati. Sono danni per decine di migliaia di euro quelli causati dall’esondazione del Rio Colle Lungo, modesto corso d’acqua che circonda parte del perimetro del ’Villaggio della Salute Più’, che è tracimato sabato sera. Un evento che ha costretto a un lavoro straordinario di organizzazione lo staff e la dirigenza dell’Acquapark termale sito tra Monterenzio e Castel San Pietro. A spiegare l’accaduto è il General Manager del Gruppo Monti, Graziano Prantoni, che da oltre 48 ore sta coordinando assieme alla proprietà i lavori di ripristino con l’obiettivo "di riaprire tra domani e dopodomani". "Il Rio Colle Lungo, poco più di un fossato, intorno alle 20.30 di sabato è tracimato invadendo dapprima la parte esterna del Villaggio, poi Terme, ambulatori e ristoranti".
Nella struttura si trovavano complessivamente quasi un centinaio di persone al momento dell’evento, di cui oltre la metà all’interno delle Terme e i restanti ospiti nei casolari che fanno parte dell’albergo diffuso del Villaggio. "Chi era nei casolari ha raggiunto i piani alti per sicurezza, gli altri ospiti li abbiamo raggruppati e portati nella sala della Torre, la più alta nel corpo centrale del Villaggio". Nell’enorme sala mansardata sono poi stati portati grandi cuscini per passare la nottata vista l’impossibilità di raggiungere le auto nel parcheggio.
"All’esterno c’erano più di 50 centimetri d’acqua", precisa Prantoni, che nell’immediato si è messo in contatto "con la Protezione Civile, i corpi della Polizia Municipale di Castel San Pietro e Monterenzio e i due Comuni". La quindicina di dipendenti che si trovava nella struttura "non ha chiuso occhio, con grande senso di responsabilità si sono occupati degli ospiti per tutta la notte e la mattina seguente". Domenica sono partiti i lavori di pulizia con lavapavimenti e idropulitrici, lavori che non si sono mai interrotti e che hanno consentito di portare la situazione alla quasi normalità già nella giornata di lunedì.
Resta più critica la situazione all’esterno, dove l’acqua ha sollevato gran parte della pavimentazione, causando decine di migliaia di euro di danni vista anche la compromissione del sistema di pompe delle tante piscine esterne utilizzate in estate. "Una volta ritiratasi, l’acqua ha lasciato una decina di centimetri di fango e materiali di scarto di ogni genere. Addirittura vicino a un nostro casale abbiamo trovato un frigorifero e delle pentole portate dalla piena, evidentemente abbandonati in zona boschiva".
Prantoni ci tiene a ringraziare "la Protezione Civile, la sindaca Francesca Marchetti e la Polizia Municipale di Castel San Pietro per il grande supporto, oltre al comune di Monterenzio che è stato anch’esso di grande e immediato supporto". Un grazie speciale, naturalmente, "ai nostri encomiabili dipendenti, al loro grande senso di responsabilità", con la speranza "di poter riaprire già nei prossimi giorni, ma per rifare la pavimentazione esterna, e per il ripristino delle piscine sempre esterne, occorreranno invece tempi un po’ più lunghi", chiude Prantoni.