REDAZIONE MACERATA

Brunforte torna al Comune: "Un sogno realizzato"

Il castello-simbolo di Loro Piceno restituito ai cittadini con una cerimonia. Il sindaco: "Ora la strada è in salita, pensiamo alla ricostruzione e ai progetti".

Il castello-simbolo di Loro Piceno restituito ai cittadini con una cerimonia. Il sindaco: "Ora la strada è in salita, pensiamo alla ricostruzione e ai progetti".

Il castello-simbolo di Loro Piceno restituito ai cittadini con una cerimonia. Il sindaco: "Ora la strada è in salita, pensiamo alla ricostruzione e ai progetti".

Il castello di Brunforte è tornato ai cittadini di Loro Piceno. Ieri mattina è avvenuta la cerimonia di consegna delle chiavi dell’edificio-simbolo del paese al sindaco, con l’ufficializzazione della piena disponibilità del bene monumentale. Nelle cucine seicentesche, infatti, è avvenuta la firma dell’ultimo atto: questo attesta che il bene è tornato nelle proprietà del Comune dopo oltre 330 anni.

Risale al 1692 la delibera del parlamento lorese in cui l’edificio veniva concesso in uso per ospitare il monastero. Le monache vi sono rimaste fino al 2013. Alla presenza del notaio Felicita Conti, padre Giuseppe Sabato, legale rappresentante della proprietà del Castello – l’Ordine dei domenicani – e il sindaco Robertino Paoloni hanno apposto la firma per il passaggio definitivo. Tante le autorità civili presenti alla cerimonia: oltre ai consiglieri regionali di varie forze politiche, alla senatrice Elena Leonardi, alla deputata Irene Manzi e ai sindaci del territorio, tutti in fascia tricolore, c’erano il presidente della Regione Francesco Acquaroli, il vicepresidente Filippo Saltamartini, il commissario alla ricostruzione Guido Castelli.

"Lo splendido castello Brunforte torna a disposizione di Loro Piceno – ha detto quest’ultimo –. È stato firmato il passaggio di proprietà dell’imponente complesso nelle mani del Comune. Abbiamo aiutato questa comunità a raggiungere un sogno, d’intesa con il presidente Acquaroli e grazie alla buona gestione dei fondi stanziati dalla Camera dei deputati per le aree colpite dal sisma nelle Marche. Nella speranza che possa anche raggiungere il riconoscimento di monumento nazionale, ancora una volta abbiamo dato prova di buona politica per il territorio grazie al lavoro di squadra con Regione, Ufficio speciale ricostruzione e Comune. L’ordinanza 137 del marzo 2023, ovvero il piano delle opere pubbliche con circa 750 opere per 650 milioni, conteneva all’interno anche delle risorse residue grazie a economie derivanti dalla Camera". Quindi erano stati stanziati 800mila euro di fondi regionali sisma per destinarli all’acquisizione da parte del Comune di Loro Piceno del castello. "È un segno di rinascita" ha aggiunto Castelli.

Attualmente sono fruibili solo le cucine del ‘600 con tutti le suppellettili e gli arredi dell’epoca, e il Museo delle due guerre. Per il resto l’edificio è stato danneggiato dal sisma e bisognerà fare dei lavori, ancora da finanziare.

"I sogni diventano realtà – ha esordito il sindaco Paoloni, definendosi un “visionario pragmatico“ -. Questo bene dall’alto valore storico torna a disposizione di tutto il territorio, è un vanto". Ha ripercorso il lungo iter fino alla visita dal Papa Francesco, con il commissario e gli altri sindaci del cratere, il 24 novembre 2023: "Omaggiai il Papa di una riproduzione del castello fatta da Francesca Farroni e un disegno di mia figlia, che aveva 7 anni. Ora la strada è in salita; da una parte per la ricostruzione post-sisma, dall’altra per le progettualità future legate al castello. Ci aspetta un nuovo sogno, che vogliamo diventi realtà".

"Questo luogo è da proporre ai location manager per il cinema, un settore strategico – ha detto il presidente Acquaroli –, come abbiamo visto questi giorni per la miniserie dedicata a Leopardi trasmessa da Rai Uno. Bisogna recuperare la centralità e la residenzialità dei borghi invertendo la tendenza dello spopolamento".

È stato dato un riconoscimento alla "castellana" Giovanna Contigiani, che per anni si è presa cura del castello con amore, aprendo la struttura ai visitatori e mantenendola nel tempo. "Oggi si fa la storia. Questa è una pagina di storia" ha concluso il presidente del comitato tutela Castello di Brunforte Claudio Carducci. La pratica per il riconoscimento di monumento nazionale è in corso.

Lucia Gentili