PAOLA PAGNANELLI
Cronaca

Spariti oltre 100mila euro dai conti di anziani e disabili, avvocatessa sotto accusa

Castelraimondo, Simona Sincini si sarebbe impossessata dei soldi dei soggetti di cui era stata nominata amministratrice di sostegno. Sequestrate alcune somme

Avvocatessa sotto accusa in provincia di Macerata, l'indagine è dei carabinieri

Avvocatessa sotto accusa in provincia di Macerata, l'indagine è dei carabinieri

Macerata, 10 novembre 2023 – Un’avvocatessa è accusata di peculato e falso ideologico: secondo quanto emerso dalle indagini, si sarebbe impossessata di oltre centomila euro, prelevandoli dai conti dei soggetti anziani e disabili di cui era stata nominata amministratrice di sostegno. Indagata è Simona Sincini, professionista di Castelraimondo.

L’avvocatessa da molti anni si occupa di diritto di famiglia, seguendo persone molto in là con gli anni, o afflitte da malattie tali da renderle incapaci di badare a se stesse, e senza familiari nelle condizioni di occuparsene direttamente. Nel corso del tempo, non c’erano mai state contestazioni sul suo operato.

Ma poco meno di un anno fa, è capitato che i parenti di una delle persone di cui lei era stata nominata amministratrice di sostegno facessero un controllo con un conto corrente, scoprendo che c’erano depositati meno soldi di quelli che avrebbero dovuto esserci.

Così, per togliersi tutti i dubbi, avevano segnalato il fatto ai carabinieri. I militari hanno iniziato allora una verifica nella gestione del conto corrente, confrontando prelievi e spese documentate dall’avvocato, e rilevando alcune irregolarità.

Sarebbe emerso anche che alcune somme venivano spostate dal conto di un assistito a quello di un altro, per rimpinguarlo quando era quasi prosciugato, così l’indagine si sarebbe sempre più estesa, fino a riguardare la gestione delle finanze di circa sette persone.

Da quanto rilevato dai carabinieri di Castelraimondo e Camerino, attraverso un’analisi complessa e certosina di entrate e uscite dai diversi conti correnti bancari, anche in parte con la collaborazione della tenenza della Guardia di finanza, sarebbero emersi diversi prelievi non giustificati dai conti dei soggetti amministrati dall’avvocatessa, per un totale complessivo, nel corso del tempo, di oltre centomila euro.

Sincini non avrebbe mai vuotato i conti degli anziani e disabili di cui si occupava, badando a non far scattare alert per gli scoperti che avrebbero potuto attirare troppo l’attenzione sulla sua gestione economica. Ma avrebbe accumulato piccoli prelievi di somme di cui non avrebbe poi documentato l’uso. Nei documenti inviati al tribunale però avrebbe fatto sempre figurare che era tutto in regola.

Nel corso delle indagini, su richiesta del sostituto procuratore Claudio Rastrelli, è stato eseguito un sequestro preventivo di somme dal conto corrente dell’indagata, senza però recuperare molti soldi, di sicuro non tutti quelli che – per l’accusa – avrebbe sottratto. Nei giorni scorsi, la procura le ha inviato l’avviso di conclusione delle indagini, formalizzando le ipotesi di reato di peculato e falso in atto pubblico.

Ora la professionista, che è difesa dal collega Gianluca Brizi, potrà chiedere di essere sentita in procura o depositare memorie, per respingere le accuse e spiegare in che modo siano stati usati i soldi presi ai suoi assistiti.

Poi, in base anche a quello che lei potrà dimostrare in questa fase, la procura valuterà se procedere con le accuse chiedendo il processo, o archiviare il fascicolo. Nel frattempo, sono stati nominati altri amministratori di sostegno ai soggetti fragili che avrebbero subito questi prelievi dalle proprie risorse economiche.