L’app locale che consegna i cibi: "Cresciamo"

A idearla Alessio Rizzello: "Quaranta attività cittadine hanno aderito, il 90%. Abbiamo tremila download, vogliamo allargarci ad altri settori"

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di Lucia Gentili

Un mix tra innovazione digitale e acquisto locale, o di prossimità, che aiuta le imprese a fare il salto digitale e resistere a questo periodo di profondi cambiamenti e trasformazioni socio-culturali. E’ "Tolentino a domicilio", un’applicazione che consegna cibo (caldo e freddo) a casa degli abitanti della città, ma anche a quelli di Belforte, Caldarola, Caccamo di Serrapetrona e Pollenza Scalo. E’ stata ideata dal tolentinate 33enne Alessio Rizzello. Di professione fa l’agente di commercio, vende materiale elettrico (è un perito elettrotecnico, diplomato all’Itis Divini di San Severino), ma da quest’anno è anche imprenditore digitale. E i numeri dell’app – sviluppata da inizio anno e diventata concretamente realtà con le consegne a domicilio da agosto – continuano a crescere.

Com’è nata l’idea?

"Da un’esigenza. Durante la pandemia, nel 2021, mi è capitato di avere bisogno che un’attività mi recapitasse a casa una consegna. È successo a me, come di sicuro anche ad altre persone; solo sporadici esercizi svolgevano questo servizio in proprio. Così ho pensato a questa applicazione che si occupa appunto di consegnare prettamente cibo (per ora) a casa delle persone. Circa il 90% delle attività del settore food di Tolentino, ovvero ristoranti, pizzerie, pub, rosticcerie, alimentari, ortofrutta, pasticcerie e panetterie, ha aderito all’iniziativa; quel 10% che manca o è ancora un po’ scettico o non sono ancora riuscito a contattarlo io per una questione di tempo. Per ora sono circa quaranta attività a partecipare. E chi all’inizio pensava non funzionasse si è ricreduto. Siamo in crescita".

Qualche numero?

"Siamo a quasi 3mila download; più di 500 persone hanno registrato una carta di credito all’interno dell’app. L’età media va dai 18 ai 55 anni; chi ha più di 55 anni o meno dimestichezza con il cellulare, di solito telefona (poi siamo noi ad attivare l’ordine). Nel primo mese intero di lavoro, settembre, abbiamo effettuato 170180 consegne. A ottobre 280. E a novembre, solo il weekend appena trascorso, 80, da venerdì a domenica. Con me lavorano tre fattorini e sta per essere assunto un quarto, tutti della città. Ora che il Natale si avvicina tante attività stanno inserendo promozioni per i cesti-regalo, che saranno recapitati direttamente al destinatario del dono. Piuttosto che comprare da multinazionali, perché non far lavorare il negozio sotto casa, pieno di eccellenze? L’obiettivo è promuovere quello che abbiamo, ed è tanto".

Per il futuro?

"Vorrei estendere l’app anche ad altre attività, come farmacie, tintorie, negozi di fiori e cancelleria ecc. Insomma, tutto ciò che si può legare al delivery".