Operai-sciacalli tra i terremotati. Svaligiavano case e cantieri

A Ussita spariti attrezzi, pezzi d’antiquariato ma anche phon e tv. Ma tutto il cratere è in allarme. Sette casertani denunciati per ricettazione e una settimana fa due arresti: tutti al lavoro nella ricostruzione. .

USSITA (Macerata)

Sciacalli del terremoto ancora in azione. A prendere di mira case inagibili da otto anni e cantieri della ricostruzione sono stati, questa volta, sette operai impegnati proprio nella ricostruzione. Si tratta di casertani tra i 20 e i 45 anni di età, cinque di loro hanno già precedenti per reati contro il patrimonio. Tutti e sete sono stati denunciati per ricettazione.

Nei giorni scorsi, ai carabinieri erano arrivate quattro denunce per furto, due dalle case, e due dai canteri di Ussita. Erano spariti gruppi elettrogeni, televisori, trapani professionali, canalette in rame, effigi sacre, poltrone, oggetti di antiquariato in ottone, ma anche piastre e phon per capelli. I carabinieri di Fiastra, Ussita e Visso, sotto il coordinamento della Compagnia di Camerino, hanno dunque avviato dei controlli mirati. E venerdì intorno alle 13.30 hano femato due furgoni. Dentro c’erano i sette uomini che, dopo aver lavorato per le imprese edili della ricostruzione, tornavano a casa per il fine settimana. Ma c’erano anche parecchi degli oggetti di cui era stato denunciato il furto. I militari hanno allora esteso le perquisizioni ai loro alloggi, torvando altra refurtiva per circa 20mila euro di valore.

Tramite un certosino lavoro di ricostruzione gli utensili sono restituiti alle ditte, in alcuni casi grazie anche al numero di matricola. E gli oggetti personali e gli elettrodomestici ai privati cittadini.

Purtroppo si tratta di un fenomeno dilagante, nonostante i controlli. La scorsa settimana, altri due operai erano stati arrestati sempre a Ussita, dopo essere stati sorpresi a rubare in una casa. Numerose segnalazioni arrivano poi da diversi paesi dell’entroterra maceratese, come Fiastra, Sarnano, Serravalle e Bolognola, per la sparizione di gronde e caditoie di rame, oggetto di veri e propri saccheggi tanto da essere ormai introvabile nelle case, anche appena ristrutturate, e sostituito sempre più da altri materiali. I furti sarebbero stati commessi persino ai danni dei cimiteri dell’area del cratere sismico. Uno sciacallaggio continuo e crudele, ai danni di chi tenta di ripartire dopo il terremoto e i danni che ha causato.

Il sospetto è che i gruppi di operai, finito il lavoro, saccheggino case e cantieri per recuperare merce da rivendere nelle regioni di provenienza.

Ancora una volta, i carabinieri tornano a sollecitare i cittadini affinché denuncino i furti subiti. Grazie alle segnalazioni infatti è possibile predisporre servizi mirati di controllo e anche riconssegnare la refurtiva recuperata ai legittimi proprietari.

Paola Pagnanelli