CHIARA MARINELLI
Cronaca

Ricatto hard alle nipoti, cinque anni al carabiniere

Estorsione e tentata estorsione, condannato il militare residente in provincia e in servizio nel Fermano. Era stato arrestato dalla polizia mentre prendeva la busta con i soldi

L’avvocato Valentina Romagnoli difendeva le nipoti con il collega Andrea Netti

L’avvocato Valentina Romagnoli difendeva le nipoti con il collega Andrea Netti

Macerata, 27 febbraio 2025 – Per aver chiesto soldi a due nipoti e a una terza donna, con il pretesto di evitare che le loro foto hot (che in realtà erano dei fotomontaggi) finissero sul web, è stato condannato a cinque anni di reclusione un carabiniere di 50 anni, residente nel Maceratese e all’epoca impegnato alla Compagnia dell’Arma di Fermo.

Gli episodi che gli vengono contestati erano emersi lo scorso maggio dopo la denuncia delle due donne, residenti in un piccolo centro vicino a Macerata. Il carabiniere aveva contattato una nipote dicendole che sul web giravano alcune sue foto hard. Per evitare che continuassero a circolare, era necessario rivolgersi a dei professionisti, che però bisognava pagare. Aveva chiesto dunque 2mila euro e ne aveva ottenuti 1.700 dalla giovane donna, terrorizzata da quanto appreso dallo zio, per lei una persona di fiducia, pur non sapendo nulla di quelle foto. Lo stesso ricatto, poco dopo, lui aveva proposto all’altra nipote, che tuttavia al contario della sorella si era rifiutata di pagare.

Dopo giorni di tormenti, una sera a cena una delle giovani donne era crollata e aveva raccontato tutto ai genitori, in lacrime. La famiglia, assistita dagli avvocati Andrea Netti e Valentina Romagnoli, si era rivolta alla polizia ed erano subito scattate le indagini. Era stato chiarito che le foto erano in realtà fotomontaggi, ed era stato organizzato un incontro-trappola: la giovane aveva dato appuntamento al carabiniere per la consegna dei soldi. Ma all’incontro, oltre alla donna, si erano presentati anche gli uomini della questura di Macerata. Al momento della consegna della busta con i soldi, era scattato l’arresto.

In tribunale poi il militare si era difeso, parlando di difficoltà economiche gravi, e assicurando che quei soldi sarebbero stati un prestito, che avrebbe restituito quanto prima.

Dalle indagini successive era poi emerso un ulteriore tentativo di estorsione, non andato però a buon fine per il militare: a una donna aveva chiesto 500 euro, poi altri 5mila euro, sempre per bloccare e rimuovere definitivamente dal web delle presunte foto hard. La donna, però, non gli aveva creduto e non aveva pagato un euro.

Ieri in tribunale si è svolto il processo con il rito abbreviato per il carabiniere, che è accusato di due tentate estorsioni e di una estorsione. Il pubblico ministero Enrico Barbieri ha chiesto la condanna a sei anni e ottto mesi. Il giudice Francesca Preziosi ha invece inflitto la pena di cinque anni al carabiniere, che attualmente è sospeso dal servizio. “Valuteremo l’appello quando avremo le motivazioni” ha commentato l’avvocato Simone Mancini, che difende il militare. Le nipoti erano parti civili con gli avvocati Andrea Netti e Valentina Romagnoli.